Carrellata di comunicati, appuntamenti, notizie...così come arrivano nella casella di posta. Senza filtri - solo con qualche robusto taglio.
Read MoreSuccede anche questo
Come bere francese spendendo meno di 35 euro
...a bottiglia? No, per un cartoncino di 4!
Il (vero) winelover è un appassionato curioso e instancabile: è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da stappare, assaggiare, conoscere, confrontare. Ma per chi vive in Italia, magari in qualche cittadina di provincia o in qualche paese, le possibilità di soddisfare la sua sete - di conoscenza e di liquido - sono scarsissime quando si tratta di vini italiani diversi da quelli del posto, praticamente zero se si cercano vini stranieri. Soprattutto francesi (e magari diversi dal solito Champagne che trovi al supermercato).
Read MoreLa vendemmia 2016 in Veneto e dintorni
Prima regione italiana per produzione e per export, (nel 2015 sono stati prodotti 12,54 milioni di quintali di uva, pari a 9,7 milioni di ettolitri di vino, mentre l'export è stato di 1,83 miliardi di euro, pari al 34% del valore complessivo delle esportazioni vinicole italiane), il Veneto ha inaugurato la nuova stagione vendemmiale con il consueto incontro di previsione, tenutosi a Legnaro-Pd e organizzato da Veneto Agricoltura e Regione, in collaborazione con Avepa, Arpav-Servizio Meterologico, Crea Viticoltura Conegliano, Regione Friuli-Venezia Giulia e Province di Trento e Bolzano.
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Radici del Sud: appuntamento a Bari
Comincia bene la settimana della Puglia. A poche ore dall'inizio della grande kermesse di Radici del Sud, dall'Abruzzo giungono i risultati dell'edizione 2016 de La Selezione del Sindaco, il tradizionale concorso riservato alle piccole cantine italiane: su oltre il migliaio di vini partecipanti da tutta Europa si libra un rapace, il "Falco Nero Salice Salentino Riserva 2009" delle Cantine De Falco, un negroamaro in purezza.
Read More5 consigli per vendere vino in Giappone
Sempre più spesso e sempre più cantine guardano al Giappone come ad un mercato molto promettente per i loro vini, e hanno ragione, perché lo è, molto più della Cina. Il vino è l'unico prodotto a crescere con tassi annuali superiori al 5%, al punto che molte ditte giapponesi produttrici di birra stanno investendo nell'acquisto di aziende distributrici di vino. Come sempre però, occorre affrontarlo con cognizione di causa, una strategia ben precisa, gli strumenti e le competenze giuste. E magari, con l'aiuto di qualche dritta, come quelle che vengono da uno che di mercati e di vino se ne intende, almeno un po': Angelo Gaja.
Read MoreGiacomo Rallo: "Informare per formare"
Me lo disse all'alba di quella rivoluzione che il web e i suoi strumenti avrebbero portato anche nel mondo del vino, nel 2004, quando lo intervistai per un servizio che stavo preparando sul tema "La comunicazione e le aziende del vino", perché anche su quell'argomento aveva le sue idee. Giacomo Rallo, fondatore dell'azienda Donnafugata, andatosene all'improvviso, nelle prime ore di questa giornata, è stato uno dei grandi protagonisti della rinascita della Sicilia del vino: uno di quelli che ci credeva, alla sua terra, e ha sempre lavorato e lottato perché essa stessa si rendesse conto di quanto vale. Un cavaliere di nome e di fatto prima ancora che il presidente della Repubblica lo insignisse tale nel 2006, per meriti sul lavoro. Per questo oggi voglio riproporre che cosa mi disse, in occasione di quella intervista:
Read MoreVinitaly 2016
Some data of the last successful edition of the most important exhibition of Italian wines in a infographic.
Read MoreW le donne (del Vino, della Vite e del Tastevin)
Quante sono le donne che a vario titolo ricoprono un ruolo attivo nel mondo del vino italiano? Sono tante, sono sempre di più. Le sole iscritte all'Associazione Nazionale Le Donne del Vino sono 650, la maggior parte delle quali (70%) sono produttrici, l'11% ristoratrici, il 9% sommelier e un altro 9% giornaliste. Il 28% delle aziende agricole italiane e il 35% degli agriturismi ha una guida femminile (sono laureate il 50% e diplomate il 30%). Non solo, le aziende guidate da donne in generale hanno una maggiore redditività e un turn over del personale più basso (dati da ricerca McKinsey su agricoltura). Per restare in tema con il tradizionale mese delle mimose, ecco alcune notizie che riguardano le donne del vino, della vite e del tastevin.
Read MoreGiacomo, Nino e la nascita di un vino-mito
"Sto pensando di fare un nuovo vino. Le uve sono bellissime, e penso che si affinerebbero bene in quelle botticelle francesi, sai ... Ho in mente un vino rosso di quelli che piacciono a me, importante, potente, un vino che dica al mondo tutta la nobiltà di questa terra e dei suoi proprietari". Così Giacomo il piemontese si confrontava con il suo amico Nino, il veneto, che faceva il suo stesso lavoro ma in un'altra regione. Nino a quelle parole sorrideva divertito e scuoteva la testa: "Stai sbagliando tutto" gli diceva. "Come sarebbe? ! Non pensi che si possa realizzare un vino come intendo io?" "Oh no, di sicuro ci riusciresti. Ma se ti ostini a fare solo vini che piacciono a te, finisce che te li bevi solo tu! Devi fare vini che possano piacere anche alla gente: vini eleganti, ma soprattutto bevibili".
Giacomo non obiettò, e presto il discorso deviò su altri argomenti.
Però continuò a pensare a quello che gli aveva detto l'amico Nino, uno che di vino ne sapeva parecchio.
Alla fine, fece un vino con uve sangiovese e un piccolo apporto di cabernet sauvignon e cabernet franc, una cosa che non si era ancora vista, e infatti non poté etichettarlo come "Chianti" ma solo come vino da tavola. Il vino prese il nome della tenuta da cui venivano quelle uve dei marchesi Antinori.
Era il 1970: era nato il Tignanello.
Nota: il dialogo riportato sopra è una ricostruzione di quello autentico che si svolse alla fine degli anni '60 tra Giacomo Tachis, enologo dei marchesi Antinori, e Nino Franceschetti, l'uomo della Valpolicella, enologo di Masi, così come me lo raccontò lui stesso qualche anno fa. Un piccolo ricordo che vuole essere un omaggio a due mostri sacri - uno famosissimo, l'altro, ingiustamente, molto meno - dell'enologia nazionale che non ci sono più.
Vendemmia 2015: un'annata da rossi
Se il 2014 era stata, nel complesso, giudicata un'annata da bianchi, quella che si sta profilando attualmente sembra essere invece un'annata favorevole ai vini rossi. Da un recente incontro sul tema della vendemmia riservato agli operatori (produttori, enologi, agronomi), e dopo aver seguito alcune relazioni più o meno tecniche e specifiche di una zona (il focus riguardava solo alcune aree del Veneto) abbiamo capito che: