Quante sono le donne che a vario titolo ricoprono un ruolo attivo nel mondo del vino italiano? Sono tante, sono sempre di più. Le sole iscritte all'Associazione Nazionale Le Donne del Vino sono 650, la maggior parte delle quali (70%) sono produttrici, l'11% ristoratrici, il 9% sommelier e un altro 9% giornaliste. Il 28% delle aziende agricole italiane e il 35% degli agriturismi ha una guida femminile (sono laureate il 50% e diplomate il 30%). Non solo, le aziende guidate da donne in generale hanno una maggiore redditività e un turn over del personale più basso (dati da ricerca McKinsey su agricoltura). Per restare in tema con il tradizionale mese delle mimose, ecco alcune notizie che riguardano le donne del vino, della vite e del tastevin.
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C'è rosé e rosé
Rosé e reggae music, ecco la mia idea di estate.
Non che io non beva vini rosati anche in ottobre o a febbraio ma, complice forse il loro colore, li trovo perfetti soprattutto per le atmosfere estive.
Per fortuna dei produttori degli oltre 22 milioni di ettolitri di rosé di tutto il mondo, il resto dei consumatori non si lascia suggestionare più di tanto dalle stagioni, e consuma rosati tutto il tempo dell'anno. In alcuni Stati, bevono quasi solo quelli.
All'ultimo Vinexpo, l'agenzia France AgriMer e il Conseil Interprofessionnel des Vins de Provence hanno presentato gli ultimi dati del loro interessante Osservatorio sui vini rosati a livello globale, e da questo, tra l'altro, risulta che: