Sempre più spesso e sempre più cantine guardano al Giappone come ad un mercato molto promettente per i loro vini, e hanno ragione, perché lo è, molto più della Cina. Il vino è l'unico prodotto a crescere con tassi annuali superiori al 5%, al punto che molte ditte giapponesi produttrici di birra stanno investendo nell'acquisto di aziende distributrici di vino. Come sempre però, occorre affrontarlo con cognizione di causa, una strategia ben precisa, gli strumenti e le competenze giuste. E magari, con l'aiuto di qualche dritta, come quelle che vengono da uno che di mercati e di vino se ne intende, almeno un po': Angelo Gaja.
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VinoPigro: its rules
Un blog può essere - o non essere - una specie di testata giornalistica. Il web è pieno di esempi in questo senso, al punto che i blogs strettamente intesi - i diari personali online degli esordi - stanno quasi diventando una minoranza, fagocitati da altre forme di comunicazione personale più easy, veloci - ma anche più superficiali e qualunquiste.
Il presente blog non è una testata giornalistica. Nonostante gli sforzi di chi scrive, non riesce a mantenere una frequenza di aggiornamento regolare (per mia fortuna, il lavoro ha spesso la precedenza sull'impegno online di self marketing).
Nonostante l'attività di blogging possa vantare ormai un decennio abbondante di vita ed esperienze (un tempo che sul web corrisponde ad alcune ere geologiche terrestri), il mondo dell'offline continua ad avere il fiato corto, quando si tratta di confrontarsi con i new media. E, in mancanza di meglio, a ragionare e a comportarsi procedendo per associazione di idee e somiglianze. Accade così che per molte aziende, p.r. delle medesime, Consorzi, associazioni e figure della filiera del vino varie & assortite, i bloggers vengano assimilati ad una specie di giornalisti, e trattati come tali... con esiti che vanno dal mediocre al deludente più spesso di quanto ci si aspetterebbe.
Le aziende e i social media: 3 parole-chiave
In principio fu il sito web.
Erano gli anni '90, e nel bel mezzo della generale sbornia d'entusiasmo per i (ri)trovati fasti del vino italiano, non c'era praticamente azienda che non stressasse consulenti, p.r., uffici marketing, comunicazione e pubblicità per aprire il sito Internet.
A poco o nulla servivano i tentativi di arginamento di alcuni ("Perchè vuole aprirlo? Come pensa di utilizzarlo? Chi lo seguirà?"): i più incassavano il "voglio" e accontentavano il cliente, lisciando cinicamente il pelo al suo narcisismo con un bel sito emozionale farcito di foto, animazioni in flash e irritanti musichette.
Blog & wine, la coppia perfetta
Pur essendo un argomento ricorrente, sembra essere sempre d'attualità , al pari di pochi altri (per esempio, quello sui vini naturali. O quello sull'avanzata degli autoctoni. O quello sul nuovo ruolo dei Consorzi di Tutela. O quello sul prezzo del vino al ristorante. Eccetera).
Parliamo dei blog e del vino, o meglio dei blog che parlano, trattano, discutono del medesimo. Lo spunto ci viene da questo articolo, che a sua volta è una riflessione su quest'altro.