Si è inaugurato oggi nell’auditorium del Complesso di Sant’Apollonia a Firenze il primo Congresso nazionale dei Paesaggi Rurali Storici Italiani, che durerà fino a domenica 7 novembre. Ad oggi sono solo 27 i paesaggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, istituito presso il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), e tra questi ben tre ricadono nel territorio veronese: Valpolicella, Soave, Lessinia.
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Le terrazze vitate della Valpolicella nel registro dei Paesaggi Rurali Storici
Dopo le colline del Soave*, i vigneti terrazzati della Valpolicella. Il territorio rurale della provincia di Verona ha messo a segno in questi giorni un altro importante obiettivo: le colline terrazzate della Valpolicella storica sono entrate nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, prossimo passo diventare sito GIAHS, il Globally important agricutural heritage system, un’iniziativa della FAO dedicata ad Europa e Asia Centrale. I siti GIAHS sono ecosistemi in cui la produzione agricola condotta con tecniche tradizionali è fonte non solo di sostentamento per la popolazione, ma anche un modo per preservare paesaggi forgiati da generazioni di agricoltori.
Read MoreValpolicella e sostenibilità
E’ uno degli argomenti più discussi e al tempo stesso meno chiari del momento. A seconda di chi ne parla, il concetto di sostenibilità acquista significati e sfumature diverse, andando dall’ambito strettamente ambientale a quello culturale/sociale/antropologico passando da quello economico/finanziario.
La verità è che la sostenibilità è tutto questo insieme, e un significato non può prescindere dagli altri.
Festeggiare la vita
“Cosa porteresti su un’isola deserta?” . E’ la domanda-gioco che ogni tanto ci si faceva, tra amici, nei momenti d’ozio. Mai avremmo immaginato che si sarebbe concretizzata. O quasi.
Le nostre abitazioni trasformate, più che in isole, in fortini inespugnabili dai quali è altamente sconsigliato uscire, se non per motivi seri, urgenti, reali.
L’isola di cui si favoleggiava, da piacevole ipotesi, è diventata una realtà soffocante e claustrofobica.
Proviamo allora riformulare la domanda: “ Che cosa ti terrebbe vivo su un’isola deserta?” (escluso il necessario per la sopravvivenza fisica, ovviamente).
Read MoreAmarone Confidential - the ebook
A dispetto della sua fama mondiale, non sono molti i libri dedicati all’Amarone (e agli altri vini della Valpolicella).
Read MoreBolla e Santi: the great are back
Domanda a bruciapelo: dov’è l’albero?
Read MoreAnteprima Amarone 2015: assaggi sparsi
piccole aziende, rette principalmente da giovani che vogliono smarcarsi dall’andazzo attuale - e per farlo, anzichè guardare al presente, s’ispirano al passato remoto. Lo fa grazie anche all’arrivo (in cantine storiche) di enologi con trascorsi professionali importanti in aziende non veronesi (e quindi liberi dai condizionamenti di stile valpolicellesi degli ultimi 10 anni). Lo fa perchè tanti produttori si stanno rendendo conto che il consumatore sta cambiando gusto. E lo fa per uno scatto d’orgoglio, avvertendo la necessità di prendere le distanze dai molti e sempre più diffusi vini furbetti, giocati solo su note di sovramaturazione, quando non addirittura appassiti e basta.
Read More2018: i record del Veneto del vino
Sono stati presentati oggi a Lonigo (Vi, c/o Cantine Collis), in occasione del tradizionale focus dedicato al consuntivo della vendemmia organizzato da Regione e Veneto Agricoltura con Avepa, i dati qualitativi e quantitativi relativi all’ultima vendemmia. Un incontro che ha permesso di fare il punto della situazione sul mondo vitivnicolo del Veneto, che gode, a quanto pare, di ottima salute. Di seguito il comunicato stampa:
Read MoreAntiOx, il tappo che protegge dall'ossigeno (per almeno 5 anni)
Cosa regalare ad un amico o ad un parente appassionati di vino che hanno già tutto o quasi? Un regalo sempre gradito riguarda il vasto settore degli accessorii: bicchieri, segna bicchieri, mini cantinette, decanter, apribottiglie…
E tappi.
Read MoreVini 4 stagioni
Ci sono vini che preferiamo bere in inverno e altri in estate; vini "autunnali" e vini "primaverili". Questione di temperature esterne, di cibi, perfino di personal mood. E poi ci sono i vini "4 stagioni": quelli che dove li metti, stanno. E stanno bene, perchè sono sempre buoni, equilibrati, non sgomitano per imporsi all'attenzione, accompagnano volentieri il piatto semplice e quello più pretenzioso. Sono così discreti che durante un pasto rischiano perfino di passare inosservati, se non fosse che alla fine se così soddisfatto da renderti conto che, a ben vedere, alla buona riuscita del tutto ha contribuito anche quel certo vino, come testimonia la bottiglia vuota.
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