Il vortice delle grandi fiere del vino è in fase di avvicinamento: nei prossimi giorni si parte con Prowein (19-21 marzo), per poi entrare nel pieno della macchina organizzativa del Vinitaly (9-12 aprile), con il consueto corollario di manifestazioni collaterali (da VinNatur a Summa passando per ViniVeri). Ma poichè non di soli eventi vive il mondo del vino, per chi se li fosse persi, ecco le ultime notizie che vale la pena riportare.
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Vendemmia 2015: un'annata da rossi
Se il 2014 era stata, nel complesso, giudicata un'annata da bianchi, quella che si sta profilando attualmente sembra essere invece un'annata favorevole ai vini rossi. Da un recente incontro sul tema della vendemmia riservato agli operatori (produttori, enologi, agronomi), e dopo aver seguito alcune relazioni più o meno tecniche e specifiche di una zona (il focus riguardava solo alcune aree del Veneto) abbiamo capito che:
A wine a day (for a week): from Alto Adige, Trentino,Valpolicella, Sicilia, NZ
Busy week, the last of May. Many wine tastings, the most very interesting. These are my notes, with a news: sometimes in these reviews (not always, I mean) I'll introduce my "best(s) of the week", the wine(s) that impressed me more.
Monday: "Pinot Grigio 2012" - Roverè della Luna. From a cooperative, maybe the best pinot gris I tasted in the last months. Pale color with green nuances, incredibly fruity (white peer and ripe peach) with a fine personality, elegant and juicy, smooth and long. Drinkable with satisfaction. Best of the week for the white wines .
Tuesday: "Insolia 2011" - Feudo Principi di Butera. Tropical yellow fruits (ananas, banana) with a touch of white pear at nose and in mouth, for this Insolia very long and smooth. Clean in the final, with a touch of white flowers.
Vendemmia 2011 in Veneto Occ.: parola d'ordine, raccogliere subito
Prima di cominciare a leggere, un consiglio:
1) prendete le trionfali previsioni vendemmiali strombazzate a giugno 2011 (le migliori sono quelle di Fedagri-Confcooperative);
2) stampatele su carta di buona qualità;
3) piegate il foglio così;
4) aprite la finestra e lanciate, ammirando compiaciuti l'elegante volo del vostro aeromodello...
Fatto? Bene. Possiamo cominciare. Seriamente.
Gran Noè 2011, Friulano & friends
Giugno è stato un mese denso di eventi, per il Friuli: Mare & Vitovska nel Carso, Gran Noè - Friulano & Friends, Tipicamente Friulano nel Collio. Molta istituzionalità (pazienza), l'immancabile convegno (ancora pazienza), un pizzico di folklore (Aria di Festa a San Daniele: non indovinerete mai qual'era il prodotto protagonista assoluto), locations straordinarie (il Castello di Duino per Mare & Vitovska; il parco di Palazzo Masetti De Concina a San Daniele per il Gran Noè) , paesaggi splendidi, una cucina stellata, qualche interessante scoperta.
E tanta cordialità, da parte di tutti - calorosa da parte dei produttori.
Pinot grigio, il vino in jeans
Ci sono vini che ti trasmettono allegria, come certi rosati, molti Chiaretti, certi buoni Marzemino, Schiave, Bardolino e Valpolicella, perfino i Novello (quando sono autentici); perchè sono vini friendly, disimpegnati, sorridenti (sì, insomma, avete capito: vinini).
Poi ci sono vini che invece ti mettono soggezione, come i Barolo, i Brunello di Montalcino, gli Amarone della Valpolicella...
Ai primi ti rivolgi con il tu, ai secondi dai del lei - quando non, addirittura, del voi.
E poi c’è il Pinot grigio. Un vino in jeans.
Il Soave, le Cantine sociali e gli altri (prima parte)
Nel calcio lo si dice spesso: "Squadra che vince, merito dei giocatori, squadra che perde, colpa dell'allenatore".
Un proverbio che potrebbe essere adottato, in un certo senso, anche dalle denominazioni vinicole. Finché le cose vanno bene per tutti, il merito è, in genere, soprattutto delle aziende private, ma se il mercato entra in affanno e le vendite di vino vanno a picco, la colpa è delle cantine sociali. Ribassano, svendono, strangolano, monopolizzano il mercato... e a fare le spese di tutto questo sono i piccoli-medi produttori. Così dicono (le aziende private, non le cantine sociali). Da Nord a Sud Italia il coro delle lamentazioni si leva unanime: laddove ci sono aziende del vino che soffrono, c’è sempre una cooperativa colpevole di qualcosa.