Chi ha avuto la ventura di assaggiarlo 25 e più anni fa, probabilmente ricorderà la sensazione di carta vetrata a grana media che restava in bocca dopo il primo sorso di Sagrantino di Montefalco. Il Sagrantino è il vitigno più tannico d’Italia, è la sua caratteristica, e domarlo è come cercare di mettere la briglia ad un branco di cavalli selvaggi. Ci vogliono anni di pazienza, di studi, di prove e come un addestratore di cavalli alle prime armi, all’inizio si fanno un sacco di errori. Poi, un po’ alla volta, cavalli e addestratori diventano adulti insieme, gli spiriti ribelli e indomiti si placano un po’, e si comincia a trovare un modo d’intendersi, pur restando ciascuno nel suo ruolo: il produttore/addestratore continuerà a cercare di fare del suo meglio per addomesticare il vitigno ribelle, e questo continuerà a presentare il suo caratterino ostico e scorbutico, sebbene reso un po’ più urbano.
Read MoreAnteprima Amarone 2015: assaggi sparsi
piccole aziende, rette principalmente da giovani che vogliono smarcarsi dall’andazzo attuale - e per farlo, anzichè guardare al presente, s’ispirano al passato remoto. Lo fa grazie anche all’arrivo (in cantine storiche) di enologi con trascorsi professionali importanti in aziende non veronesi (e quindi liberi dai condizionamenti di stile valpolicellesi degli ultimi 10 anni). Lo fa perchè tanti produttori si stanno rendendo conto che il consumatore sta cambiando gusto. E lo fa per uno scatto d’orgoglio, avvertendo la necessità di prendere le distanze dai molti e sempre più diffusi vini furbetti, giocati solo su note di sovramaturazione, quando non addirittura appassiti e basta.
Read MoreBuone notizie dall'AA: Cantina Kaltern è Fair 'N Green
…ovvero, tradotto un po’ a spanne, “giusta (corretta) ed ecologica”.
FAIR’N GREEN è il sistema per la viticoltura sostenibile che copre le aree di gestione, protezione ambientale e responsabilità sociale delle imprese. E’ il marchio pensato e realizzato da e per produttori di vino, nato in Germania nel 2013, da allora è stato scelto dalle più importanti aziende vitivinicole tedesche. Oggi punta a diventare la più autorevole certificazione per la viticoltura sostenibile in Europa.
Read MoreIl futuro del vino negli USA: delusioni, incertezze, speranze
Da sempre gli Stati Uniti rappresentano un mercato cruciale per i produttori di vino, italiani e no. Per questo si tengono sempre sotto stretto controllo tutte le dinamiche di quel mercato: per prevedere eventuali crisi, capire dove tira il vento, possibilmente anticipare le tendenze. Uno dei rapporti più autorevoli sullo stato dell’arte del settore vino in America è quello redatto ogni anno da Rob McMillan, vicepresidente esecutivo e fondatore della Divisione Vino della Silicon Valley Bank. Il suo è uno sguardo su come si presentano i prossimi cinque anni per il settore vinicolo statunitense, e i dati che riporta sono molto interessanti.
Read More2018: i record del Veneto del vino
Sono stati presentati oggi a Lonigo (Vi, c/o Cantine Collis), in occasione del tradizionale focus dedicato al consuntivo della vendemmia organizzato da Regione e Veneto Agricoltura con Avepa, i dati qualitativi e quantitativi relativi all’ultima vendemmia. Un incontro che ha permesso di fare il punto della situazione sul mondo vitivnicolo del Veneto, che gode, a quanto pare, di ottima salute. Di seguito il comunicato stampa:
Read MoreCostruire e mantenere i muretti a secco è una scienza e un’arte
Una stele tra i sassi
Buon 2019 a tutti. Iniziamo il nuovo anno con una buona notizia, tra l’archeologico e il viticolo: la scoperta di una “nuova” antica stele romana tra le pietre di muretto a secco diroccato. Doveva arrivare il riconoscimento UNESCO (come Patrimonio dell’Umanità) perchè improvvisamente i muretti a secco di otto Paesi finissero sotto i riflettori e l’attenzione del mondo, dopo aver rischiato di crollare (per assenza di interesse/manutenzione) nell’oblio generale. La Valpolicella vanta parecchi chilometri di questi manufatti, autentiche opere d’ingegno che ormai pochissimi sanno ancora ricreare/gestire, ma grazie alla loro riconosciuta importanza, ora il loro futuro sembra essere un po’ più roseo, e ogni tanto perfino le loro pietre nascondono qualche sorpresa interessante. Lo rivela questo comunicato della Cantina Valpolicella di Negrar:
Read MoreMerry Christmas and Happy New Year
Cos’è il Natale? E’ tenerezza per il presente, coraggio per il passato, speranza per il futuro”.
Auguri a tutti!
AntiOx, il tappo che protegge dall'ossigeno (per almeno 5 anni)
Cosa regalare ad un amico o ad un parente appassionati di vino che hanno già tutto o quasi? Un regalo sempre gradito riguarda il vasto settore degli accessorii: bicchieri, segna bicchieri, mini cantinette, decanter, apribottiglie…
E tappi.
Read MoreVigneti sulle colline di Monteforte d’Alpone (VR)
Il Soave è un Patrimonio (dell'Umanità)
Ci sono voluti 10 anni di lavoro ma alla fine anche il panorama enologico del Veronese può vantarsi di possedere un Patrimonio Immateriale dell’Umanità: il Soave è stato riconosciuto sito GIAHS - FAO. Dopo essere riuscito a ottenere il riconoscimento di Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano, in questi giorni la denominazione del “bianco classico d’Italia” è diventato il 53simo sito mondiale.
Read MoreLe degustazioni Superiori di Villa de Winckels
Da quando Amarone, Ripasso e una sempre più folta schiera di fantasy wines Rosso Veneto IGT dai nomi più o meno improbabili (ma che fanno tutti rima con… mento), sono diventati i vini top della Valpolicella (e quelle macchine da soldi che sappiamo), wine critics, wine lovers e consumatori in genere hanno finito per perdere di vista gli altri vini dell’area, relegandoli in qualche angolo della memoria e dell’interesse. Nessuno - eccetto pochi ostinati irriducibili, compresa chi scrive - s’interessa più del Valpolicella fresco, il Recioto è diventato roba d’antiquariato, e del Valpolicella Superiore si son perse le tracce.
O quasi.
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