Fa sempre piacere quando il valore di un lavoro di ricerca meritevole di attenzione (e di imitazione) viene riconosciuto dalle più alte sfere del settore. Se poi i premiati sono eccellenti professionisti del mondo del vino, nonché amici di lunga data, fa ancora più piacere rilanciare la notizia. Perciò, complimenti agli inarrestabili, instancabili cercatori dei vitigni perduti del G.R.A.S.P.O. Con la loro ultima fatica editoriale “100 Custodi per 100 Vitigni - La Biodiversità Viticola in Italia” hanno conquistato l’Award 2025 nella categoria “ Viticoltura “ dell’O.I.V.
Read MoreAldo Lorenzoni
Luigino Bertolazzi e Aldo Lorenzoni (secondo e terzo da sin) presentano i loro campioni
La rivincita dei Bastardi in Culla
Da millenni uomini e viti sono compagni di viaggio, per questo bisognerebbe considerare la viticoltura anche come una scienza storica, e i vitigni come libri di storia.
Vicende umane e ambientali, cicli climatici, usi e costumi alimentari. Sono più le cose che il vino può raccontare di altro da se’, che quello che riesce ad esprimere di se’ come bevanda. Per questo uno dei filoni di ricerca più interessanti è quello del recupero/riscoperta dei vitigni antichi.
Read MoreVigneti sulle colline di Monteforte d’Alpone (VR)
Il Soave è un Patrimonio (dell'Umanità)
Ci sono voluti 10 anni di lavoro ma alla fine anche il panorama enologico del Veronese può vantarsi di possedere un Patrimonio Immateriale dell’Umanità: il Soave è stato riconosciuto sito GIAHS - FAO. Dopo essere riuscito a ottenere il riconoscimento di Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano, in questi giorni la denominazione del “bianco classico d’Italia” è diventato il 53simo sito mondiale.
Read MoreIl Recioto di Soave e la domanda sbagliata
Una degustazione di vini dolci è una delle esperienze sensoriali più ardue che possano capitare anche ad un professionista. Se poi i vini dolci sono 43, all'esterno il sole dardeggia a 35 (gradi Celsius) e tu hai poco più di un paio d'ore per farti un'idea dello stato dell'arte della produzione e per dare, se possibile, alcune indicazioni di massima ai produttori su come procedere nei prossimi anni , il compito si presenta leggermente in salita.
Sfida interessante, comunque, tenutasi nelle migliori condizioni ambientali possibili (grazie a Lorenzo Simeoni e alla sempre sollecita collaborazione del Consorzio del Soave). E mentre i campioni - tutti alla cieca - sfilavano nei bicchieri di noi 12 degustatori a gruppi di cinque, un po' alla volta si faceva strada una curiosa sensazione...