Una volta si chiamava “agricoltura promiscua”, oggi si preferisce parlare di agroforestazione, ma il presupposto è lo stesso: nel mondo del vino, la viticoltura specializzata non è più la risposta ultima (e vincente) ai problemi odierni. L’integrazione tra la coltura della vite a quella di alberi da frutto e perfino ortaggi o altre specie vegetali non è un nostalgico tentativo di tornare al passato, ma l’esito di una più profonda comprensione degli stesi meccanismi agricoli e ambientali. Biodiversità, si chiama.
Read Moresostenibilità
Come stare un passo avanti agli altri
Prevedere/prevenire i trend nel mondo, cogliere bisogni inespressi e riuscire a interpretarli innovando (o migliorando) prodotti e servizi, è l’unico modo per stare un passo avanti in un mondo del vino sempre più affollato di competitors.
E per farlo non c’è altro da fare che studiare, informarsi, aggiornarsi.
Read MoreFIVI4Future: i Vignaioli Indipendenti scommettono su biodiversità e sostenibilità
La FIVI non chiude per ferie. Mentre tutti si preparano per la prossima vendemmia, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti lancia FIVI4FUTURE: I VIGNAIOLI COLTIVANO LA RICERCA, un progetto strategico pluriennale articolato in numerose azioni che mette al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità, da sempre pilastri fondativi dell’associazione.
Read MoreValpolicella e sostenibilità
E’ uno degli argomenti più discussi e al tempo stesso meno chiari del momento. A seconda di chi ne parla, il concetto di sostenibilità acquista significati e sfumature diverse, andando dall’ambito strettamente ambientale a quello culturale/sociale/antropologico passando da quello economico/finanziario.
La verità è che la sostenibilità è tutto questo insieme, e un significato non può prescindere dagli altri.
Gorgona, il vino dell'isola che non c'è
E’ la più piccola, la più settentrionale, la meno conosciuta delle isole del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. E’ anche quella di cui si parla meno, perchè non è un’isola da vip, da turismo di massa o altro. E’ probabile, anzi, che i suoi attuali “abitanti” preferirebbero vivere altrove. E invece no, devono star lì, in uno spazio di 3 km per 2, in 220 ettari in prevalenza collinari con punte a strapiombo sul mare.. Separati dalla più vicina città della terraferma da un tratto di mare inferiore ai a 40 km, ma senza la possibilità di attraversarlo quando vogliono.
Perchè questa specie di roccia piantata in mezzo all’acqua in realtà non è un’isola come le altre: Gorgona è un penitenziario e i suoi abitanti sono carcerati.
La storia di quest’isola e del progetto che da oltre 10 anni la famiglia Frescobaldi porta avanti l’ha raccontata in occasione di Wine2wine 2019 lo stesso Lamberto Frescobaldi: una storia molto umana, piena di dubbi ma anche di slanci e di entusiasmo, spesso irta di difficoltà di ogni genere - non solo pratiche, ma soprattutto burocratiche - ma che rappresenta un esempio di sostenibilità con una forte connotazione sociale.
Nel 1999, dietro richiesta della direzione dell’istituto di pena, la famiglia Frescobaldi accettò di iniziare un progetto sociale finalizzato al recupero dei detenuti e al tempo stesso alla valorizzazione di quanto l’isola della Gorgona può offrire. Gli “ospiti” infatti godono già di un regime di semilibertà, si occupano di orticoltura, apicoltura, di allevamento del bestiame e di preparazione di formaggi. Mancava solo la produzione di vino, una lacuna che venne colmata con l’aiuto dell’azienda toscana. Nell’unica zona riparata dai forti venti del mare vennero piantate alcune vigne di fermentino e ansonica (meno di 2 ha), e da allora quei carcerati a cui manca solo un anno dal fine pena le coltivano in regime biologico, sotto la guida degli agronomi di Frescobaldi. L’obiettivo infatti è fornire a queste persone competenze utili ad un reinserimento attivo nella vita sociale. Con il procedere del progetto, vennero coinvolte anche altre professionalità: tutte accettarono di collaborare a titolo gratuito. Così fece, per esempio, un noto studio di grafica e comunicazione fiorentino che venne incaricato del design delle etichette del vino, ad oggi simili tra loro, in realtà tutte diverse, perché ogni anno raccontano qualcosa di nuovo. Su Gorgona si producono oggi due vini, un rosso e un bianco: a Wine2Wine abbiamo assaggiato una verticale di quest’ultimo. Le bottiglie ovviamente sono limitatissime, e il costo non piccolo, ma per chi volesse fare un regalo denso di significato, il “Gorgona Ansonica-Vermentino” è sicuramente una scelta non banale.
Di seguito alcune note di degustazione:
“Gorgona 2012 Costa Toscana IGT”: prima vendemmia del progetto. Nel bicchiere il vino richiede un po’ di tempo per aprirsi, rivelando un po’ alla volta sentori di idrocarburo che si fondono con note di frutta gialla molto matura. In bocca è ugualmente ricco, rotondo, con una acidità ben bilanciata e una nota di iodio e sale che ricorda come questo vino sia figlio di un ambiente marino.
“Gorgona 2013 Costa Toscana IGT”: naso più aperto, offre profumi di fieno secco, fiori secchi, castagna cotta, con sfumature di miele. Al gusto è rotondo e lungo.
“Gorgona 2014 Costa Toscana IGT”: a mio avviso il migliore del gruppo. Ad un bel colore di un giallo intenso corrispondono profumi di fiori gialli, camomilla e miele d’acacia, coerenti con il gusto lungo e dal finale pulito.
“Gorgona 2015 Costa Toscana IGT”: meno espressivo dei precedenti, ha soprattutto sentori di idrocarburo e un gusto equilibrato.
“Gorgona 2016 Costa Toscana IGT”: interessanti profumi di zafferano al naso, in bocca è fruttato e rotondo.
“Gorgona 2017 Costa Toscana IGT”: erbe mediterranee al naso, molto fresco.
“Gorgona 2018 Costa Toscana IGT”: il colore è paglierino non troppo intenso con sfumature verdi, i profumi rimandano a frutta gialla matura. Buono già ora, tra un po’ di tempo si rivelerà ancora più ricco.
Buone notizie dall'AA: Cantina Kaltern è Fair 'N Green
…ovvero, tradotto un po’ a spanne, “giusta (corretta) ed ecologica”.
FAIR’N GREEN è il sistema per la viticoltura sostenibile che copre le aree di gestione, protezione ambientale e responsabilità sociale delle imprese. E’ il marchio pensato e realizzato da e per produttori di vino, nato in Germania nel 2013, da allora è stato scelto dalle più importanti aziende vitivinicole tedesche. Oggi punta a diventare la più autorevole certificazione per la viticoltura sostenibile in Europa.
Read MoreVerso la vendemmia 2018
Macchè ferie. Il mondo del vino è già oltre, proiettato verso i giorni cruciali della vendemmia. Mercoledì 13 giugno alle 9.30 a Conegliano (TV), presso la sede del CIRVE (in Via Dalmasso 1), Veneto Agricoltura, con Regione, ARPAV e CREA-VE, presenterà i primissimi dati della vendemmia 2018. Ad oggi, lo stato sanitario delle uve si presenta molto buono, e anche la quantità appare essere maggiore rispetto a quella del 2017. Se si supera indennii l'estate, è fatta.
Read MorePratiche di sostenibilità: 2 indagini
La sostenibilità è il mantra dei nostri giorni, in agricoltura in generale e in viticoltura in particolare: ma fino a che punto e come rientra nel vissuto dei produttori di vino? E - sull'altro fronte - come viene percepita dai consumatori? Filippo Ristori, studente del corso di Laurea magistrale in Governo e Direzione d'Impresa presso l'Università degli Studi di Firenze, sta cercando per il suo progetto di tesi di rispondere a queste domande. Per far questo, ha predisposto due distinti questionari, uno rivolto ai produttori e l'altro ai consumatori.
Read MoreCentro di S.Floriano: il suo futuro secondo l'assessore Frigotto
Agricoltura blu.
E' il nuovo diktat del settore primario: la sostenibilità. In tutti i sensi (e a qualunque costo, o quasi). Sostenibilità ambientale, ma anche economica. E quando le due cose non coincidono? Calma. Un problema alla volta. Prima c'è quello del futuro del centro di sperimentazione di S.Floriano, ancora piuttosto nebuloso.
Ne abbiamo parlato con Luigi Frigotto, assessore all'agricoltura della Provincia Verona, poco prima di una conferenza stampa; quella che segue è la sua risposta.
Che sorte avrà il Centro di sperimentazione di S.Floriano?
"Il Centro resta vivo. Ma con l’ultimo decreto Salva Italia, le Province non sono più enti generalisti, hanno dei ruoli ben precisi e tra questi non compaiono la ricerca e sperimentazione in agricoltura.
La sostenibilità in enologia: cos'è?
Oggi cediamo lo spazio ad un ricercatore italiano che opera negli States: Marco Li Calzi, Research Assistant Professor & Enology Program Leader all'Università del Missouri. Gli abbiamo chiesto un breve intervento su un argomento di grande attualità, di qua e di la' dell'oceano, e sul quale spesso non si hanno le idee chiare: la sostenibilità in enologia.
"Il termine sostenibilità e’ un concetto “trendy” che assume diverse sfaccettature a seconda dell’ambito in cui viene utilizzato.