Da sempre gli Stati Uniti rappresentano un mercato cruciale per i produttori di vino, italiani e no. Per questo si tengono sempre sotto stretto controllo tutte le dinamiche di quel mercato: per prevedere eventuali crisi, capire dove tira il vento, possibilmente anticipare le tendenze. Uno dei rapporti più autorevoli sullo stato dell’arte del settore vino in America è quello redatto ogni anno da Rob McMillan, vicepresidente esecutivo e fondatore della Divisione Vino della Silicon Valley Bank. Il suo è uno sguardo su come si presentano i prossimi cinque anni per il settore vinicolo statunitense, e i dati che riporta sono molto interessanti.
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Export vino italiano 2017: bene, ma non benissimo
I mercati anglosassoni (USA + UK) restano quelli più importanti per i vini italiani, ma alla luce delle attuali turbolenze geopolitiche appaiono anche i più problematici. Di seguito il cs dell'Unione Italiana Vini:
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