Buon 2019 a tutti. Iniziamo il nuovo anno con una buona notizia, tra l’archeologico e il viticolo: la scoperta di una “nuova” antica stele romana tra le pietre di muretto a secco diroccato. Doveva arrivare il riconoscimento UNESCO (come Patrimonio dell’Umanità) perchè improvvisamente i muretti a secco di otto Paesi finissero sotto i riflettori e l’attenzione del mondo, dopo aver rischiato di crollare (per assenza di interesse/manutenzione) nell’oblio generale. La Valpolicella vanta parecchi chilometri di questi manufatti, autentiche opere d’ingegno che ormai pochissimi sanno ancora ricreare/gestire, ma grazie alla loro riconosciuta importanza, ora il loro futuro sembra essere un po’ più roseo, e ogni tanto perfino le loro pietre nascondono qualche sorpresa interessante. Lo rivela questo comunicato della Cantina Valpolicella di Negrar:
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Elmo, il vitigno (ri)scoperto
Si fanno sempre scoperte interessanti quando si va in giro per la campagna, ma non è cosa di tutti i giorni scoprire addirittura un nuovo vitigno a bacca rossa. Anche questa volta il merito - o la fortuna - è di una realtà cooperativa, la Cantina Valpantena: in passato, era stata la Cantina Valpolicella di Negrar a trovare un 'uva che aveva ribattezzato Spigamonti (in seguito riconosciuta però come Aspiran Bousquet: qui la storia).
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