Estate, tempo di vacanze, e per quelli che amano scappare lontano, spesso anche di voli aerei. In genere i voli che si scelgono in questi casi tendono al risparmio, ma molte compagnie offrono anche una specie di spuntino su certe tratte, che comprende tra l’altro, anche bevande. E tra queste c’è il vino. Vale la pena accettare di provarlo? Se vi piacciono gli esperimenti, fatelo pure: sarà comunque un’esperienza.
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Un wannabe wine-influencer alle prese con i primi esperimenti video.
Gli influencers, il vino, e la comunicazione digitale
Si dice che meno uno capisce di politica, e più nelle discussioni si accalora. Disgraziatamente, questo accade (molto) spesso anche nel mondo della comunicazione del vino. Soprattutto quando si entra nel mare magnum della comunicazione attraverso i mezzi digitali.
Read MoreIl design dell’edizione di quest’anno di “Amarone Opera Prima”, in Gran Guardia a Verona
Di anniversari centenari e Consorzi di Tutela: alcune note storiche
Nel 2024 il Consorzio del Chianti Classico - “primo Consorzio di Vino” - ha celebrato il suo primo secolo di vita.
Quest’anno il Consorzio della Valpolicella ha fatto la stessa cosa, aprendo ufficialmente l’anno dei festeggiamenti all’evento “Amarone Opera Prima”. A ruota seguiranno probabilmente molti altri Consorzi, quest’anno e nei prossimi.
Tutti loro infatti hanno un’origine comune.
Sono tutti figli della stessa legge. Peccato che, all’inizio e per molti anni, tutti loro siano rimasti solo sulla carta.
Read MoreLa vite, marcatore storico (e climatico)
Come scritto nel precedente post, il capitolo “La vite e la storia del clima” nel libretto “piccola e buona storia della viticoltura” è uno dei più intriganti. Per troppo tempo il clima e le sue fluttuazioni nei secoli non hanno goduto di tutta l’attenzione e degli approfondimenti che meritano da parte di studiosi diversi dai climatologi storici. Invece, come ben spiega il prof.Mariani proprio in questo capitolo, “la vite domestica e i suoi antenati selvatici sono importanti traccianti dell’evoluzione del clima”
Read MoreUnpacking Wine Guide, il packaging del vino spiegato bene
I mercati esteri sono sempre stati l’obiettivo principale della maggior parte della produzione vinicola italiana. Non a caso nel 2023 le nostre esportazioni di vino hanno generato circa 8 miliardi di euro, con un aumento dell'80% dal 2012 al 2022 (dati ICE, 2023). Sbocchi principali dei vini italiani sono stati gli USA, la Germania, il Regno Unito e il Canada. In Oriente, la Cina sembrerebbe un altro mercato promettente, ma la sua complessità richiede ancora valutazioni molto attente e una buona dose di prudenza (sebbene nel 2022 l'Italia abbia mantenuto la sua posizione di primo esportatore di vino in Cina, in forte concorrenza con la Francia).
Read MoreUn futuribile momento di degustazione, così come se lo immagina un’AI.
Come e perché l'AI può essere utile al mondo del vino
Immaginate di avere tra le mani una grande scatola. Vi hanno detto che è piena di strumenti utili per il vostro lavoro, ma voi non sapete quali sono, non sapete come usarli, non sapete nemmeno come e quanto potrebbero aiutarvi. A queste e altre domande spera di dare qualche risposta il prossimo Wine2Wine, il cui focus quest’anno è proprio l’argomento del giorno: l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni.
In attesa di conoscere dalla viva voce dei molti esperti la loro esperienza, ecco alcuni spunti del come e perché l’AI può essere d’aiuto anche nel settore del vino.
Read MoreIl semaforo della grandine
Tra le maledizioni naturali dei viticoltori, una delle più temute (e ricorrenti, per chi vive in certe zone particolarmente soggette a questo genere di fenomeni) è quella della grandine. Poco o tanto, a seconda del momento in cui si verifica, è un evento negativo che lascia un segno che dura nel tempo.
Read MoreUn esempio di vite maritata: viti di Trebbiano Spoletino crescono abbracciate agli aceri e si tendono tra un albero e l’altro. Az.Romanelli (Montefalco)
Alberi ( non solo) amici della vite: i vantaggi dell'agroforestazione
Una volta si chiamava “agricoltura promiscua”, oggi si preferisce parlare di agroforestazione, ma il presupposto è lo stesso: nel mondo del vino, la viticoltura specializzata non è più la risposta ultima (e vincente) ai problemi odierni. L’integrazione tra la coltura della vite a quella di alberi da frutto e perfino ortaggi o altre specie vegetali non è un nostalgico tentativo di tornare al passato, ma l’esito di una più profonda comprensione degli stesi meccanismi agricoli e ambientali. Biodiversità, si chiama.
Read MoreTalhas, le anfore portoghesi (Alentejo).
Perché l'anfora? Perché ora?
Viviamo tempi frenetici, dove il ritmo delle innovazioni tecnologiche ha superato già da un pezzo la nostra capacità di tenerci dietro. Molti di noi sembrano vivere male questa situazione: culturalmente fatichiamo a capirla, (in)consciamente ne siamo spaventati e socialmente proviamo un senso di diffidenza/rifiuto.
Per questo tutto ciò che profuma d’antico e naturale oggi ci appare così rassicurante - salvo poi ritrovarci completamente impreparati di fronte alle sfide che proprio la Natura si mette continuamente davanti. Succede così che sempre più wine lovers accolgono con favore una novità (vecchia di 8000 anni…) come l’uso dell’anfora nel mondo del vino, argomento sul quale si è tenuta di recente a Verona anche una fiera-mercato.
Ma perché l’anfora? E soprattutto, perché proprio ora?
Read MoreMillennials, GenX e il loro rapporto con il vino (2a parte).
Nel post precedente, si parlava di e-commerce del vino. Non c’è dubbio che, tra le due categorie - Millennials e GenX - sono soprattutto i primi ad avere maggior dimestichezza con gli strumenti e l’ambiente digitale. Lo trovano così naturale che non hanno nessun problema a comprare online perfino vini che non hanno mai assaggiato.
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