Viaggi & Assaggi

EWBC-DWCC 2013: il sapore della Rioja

Era l'agosto 2008 quando un gruppo di entusiasti del web e del vino si davano appuntamento a Logrono, capitale della Rioja, per quello che sarebbe diventato, da quel momento, l'evento più importante dell'anno nel suo settore. Dall'intuizione (e dal lavoro duro) del trio Ryan e Gabriella Opaz e Robert McIntosh prendeva vita l'European Wine Blogger Conference, una tre-giorni di incontri, dibattiti, degustazioni di carattere internazionale.

In questi  pochi anni il mondo è cambiato 2 o 3 volte, radicalmente. Il mezzo nel quale tutti sguazziamo da sempre allegramente - il web - è un'altra cosa rispetto ad allora. Per questo oggi i fondatori hanno ritenuto più opportuno ampliare la definizione: non di solo wine blogging, ma di comunicazione del vino con i media digitali (digital wine communication) si sta dunque parlando. 

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Si scrive grillo, si legge Sicilia

Un viaggio in Sicilia, e si torna ubriachi. Non (solo) di vino, ma di tutto. Di profumi, colori, suoni, sapori, paesaggi, persone. 

E' una terra dove tutto s'amplifica naturalmente: il sole sembra più giallo e più caldo, il mare è più azzurro, il cielo più blu, l'erba più verde, i tramonti più rossi. Per chi è geneticamente abituato a estrarre l'intensità da qualsiasi cosa, perchè climi e territori e persone sono più riottosi e chiusi, un viaggio in Sicilia spiega tante cose; ti spiega perchè in passato si chiamava Magna Grecia (una colonia considerata più grande, in tutti i sensi, della madrepatria), perchè sia sempre stato un crocevia di popoli d'ogni razza e colore (dai Fenici agli Spagnoli, passando per i Normanni e gli Arabi) e, venendo ai temi a noi più familiari, perchè possa vantare un lusinghiero patrimonio di vitigni autoctoni, bianchi e rossi, che solo in tempi recenti stanno tornando d'attualità. 

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Vinitaly 2013: spigolature - 2

 Diversamente da molte passate edizioni, questa 47a edizione è stata per me anche un'occasione di assaggi, scoperte e riconferme.

Qualche rimpianto per i piccoli e grandi eventi mancati per mancanza di tempo, ma soddisfazione per i molti vini eccellenti che mi è capitato di assaggiare, e di cui riporto i più notevoli.

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A wine a day (for a week)

No, it's not a diet. Usually it's my life. More or less.

Monday. Albino Armani "Terre di Gioia" Sauvignon Blanc Grave del Friuli Doc, 2008. A fruity Sauv blanc, finally - enough with cat pee or green pepper! Peach and apricot, juicy and drinkable. A good start for the week.

Tuesday. Casaretti az.agricola "Bardolino Classico 2012". A nice Bardolino - the typical friendly wine of Lake of Garda - with a bright red in the glass, a nose of sweet small red fruits and a mouth of sweet spices - (cinnamon, cloves) in a long final

Wednesday. Cantina "Valpolicella" di Negrar "Vigneti di Moron 2003" Recioto della Valpolicella Doc. This a champion in its category. A delicious sweet (though not too much!) wine, velvety, with a rich bouquet of scents and flavors - cherry liqueur, cocoa, plum, raisin, violet, chocolate, a nuance of coffee - and a smooth taste with an aftertaste almost endless... 

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Il Valpolicella che dev'essere: 5 esempi

E' il vero simbolo di questa zona vinicola, il suo lato maschile: un vino cordiale, scuro - ma non troppo - nel colore e nei profumi, sbrigativo ma non superficiale, semplice ma non sempliciotto.

Un vino dinamico: attivo ed efficiente. Capace di adattarsi a pietanze invernali come a piatti più leggeri, zuppe, paste, risotti, carni e perfino pesci e verdure. Se all'Amarone della Valpolicella si da' del lei - nei casi più venerandi perfino del voi - al Valpolicella si da' sempre del tu, come a un amico sul quale si sa di poter sempre contare. 

Detto questo, e in spregio del rispetto che si dovrebbe portare a un prodotto che si chiama come la terra da cui proviene - un pre-requisito di marketing che molti pagherebbero per poterlo vantare ... - sappiamo benissimo come stanno le cose.

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Trentodoc: una degustazione

 Prendi una fredda giornata di gennaio, con il sole e la neve sulle montagne.  A Palazzo Roccabruna l'appuntamento era fissato da tempo. Più di 60 i Trentodoc schierati nel frigo pronti per la degustazione, e il bravo Antonio (il sommelier) a nostra disposizione, prodigo di spiegazioni e informazioni su vendemmie, vinificazioni, aziende, terreni, cambi di stile o di proprietà. Saltiamo i dati di produzione aggiornati perchè al momento della degustazione non erano ancora pronti, e veniamo subito al dunque: i vini. 

Ne abbiamo assaggiati 37, suddivisi in categorie (dosaggio zero, extra brut, brut, millesimati, riserve).

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WBIS 2013: com'è andata

Il mondo del vino appare sempre più spaccato in due dimensioni parallele: quello dell'offline e dell'ufficialità - fatto di riti vecchi ormai di anni, per non dire di decenni: le grandi fiere, i grandi concorsi, i proclami dei grandi guru, le guide, le anteprime, gli eventi di presentazione di ogni genere e tipo - e quello dell'online, vivace ed effervescente, mai uguale a se stesso, una specie di magma in ebollizione dal quale fuoriescono continuamente nuove idee e iniziative. 

Il Wine Business Innovation Summit tenutosi recentemente a Bruxelles è un esempio di questo fermento. Dall'idea di partenza - un forum tecnico rivolto ai professionisti del vino che per incoraggiare in questo settore l'innovazione,la creatività e le nuove tecnologie - in poi, tutto si è svolto all'insegna della collaborazione.

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Custoza: un grande futuro... alle sue spalle

"Non è il mio vino".

Si dice così quando un vino, o una tipologia, non ci acchiappa, non ci emoziona, ci lascia freddi. Onestamente: si ha un bel dichiarare "io bevo tutto, purchè di qualità". Non è vero. Non tutto, e non sempre, ci piace. Ce ne facciamo una ragione e avanti, il mondo è grande e le alternative non mancano.

Ciò premesso, parliamo del Custoza. Non è il mio vino. Non l'ho mai amato in modo particolare, l'ho sempre ritenuto un vino confusionario, un guazzabuglio di vitigni con un ventaglio fin troppo ampio e spesso disorientante di profumi, stili, gusti. Un vino anche troppo condiscendente, che cerca per forza di piacere a tutti. Nei giorni scorsi, il presidente del Consorzio del Custoza Carlo Nerozzi - a sua volta ottimo e apprezzato produttore di vini classici del Garda veronese, ovvero proprio Custoza e Bardolino - ha ospitato presso la sua azienda Le Vigne di San Pietro una verticale di vecchie annate di questo bianco, cui ho partecipato, più che per curiosità che per convinzione.

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Adegga Wine Market: i 10 motivi del suo successo

1) Una location centrale (Hotel Florida) in una (bellissima) città dal respiro internazionale (e dove i mezzi pubblici funzionano benissimo, a tutte le ore): Lisbona.

2) Una scelta accurata (e del tutto discrezionale) delle aziende presenti. Prerequisiti: qualità, originalità, apertura al nuovo. Grandi storie e grandi vini in rappresentanza delle diverse denominazioni d'origine. Al suo quarto anno di vita, l'Adegga Wine Market si sta candidando a diventare l'evento vinoso per eccellenza del Portogallo.

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Vini (e mercati) di vignaioli: Piacenza e Lisbona

Si avvicina la fine di un anno non facile.

Il mondo contadino del vino, da sempre abituato a lottare per la sopravvivenza quotidiana (una sfida che la complessità del mondo moderno rende ogni giorno più faticosa da affrontare), da tempo ha percepito che per poter andare avanti deve scrivere - o riscrivere - un patto con i consumatori finali, andando a incontrarli per vendergli il suo vino. Direttamente e semplicemente.

E' l'obiettivo di due importanti mostre-mercato di vignaioli in programma il prossimo fine settimana.

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