Svizzera: cioccolata (e formaggi) e orologi a cucù, stazioni sciistiche alla moda, benessere e pace. Un piccolo mondo che pare esser scivolato via tranquillo e intatto tra 2 guerre mondiali, parecchi sconquassi internazionali e un numero imprecisato di crisi economiche (compresa l'attuale). A Montreux, la cittadina sul lago di Ginevra che ha ospitato l'ultima edizione della Digital Wine Communications Conference*, l'atmosfera che si avverte in strada è di serafico benessere: del resto, basta guardare il lago respirare placido per avvertire un senso di relax. Questa è la Svizzera che un po' già conoscevamo (e invidiamo). Quella che invece non si conosce (abbastanza) è l'altra: la Svizzera dei vini, della quale abbiamo potuto fare alcuni interessanti e illuminanti assaggi, in particolare al Grand Tasting Swiss Wines condotto da Jancis Robison MW e José Vouillamoz.
Josè Vouillamoz
EWBC-DWCC 2013: il sapore della Rioja
Era l'agosto 2008 quando un gruppo di entusiasti del web e del vino si davano appuntamento a Logrono, capitale della Rioja, per quello che sarebbe diventato, da quel momento, l'evento più importante dell'anno nel suo settore. Dall'intuizione (e dal lavoro duro) del trio Ryan e Gabriella Opaz e Robert McIntosh prendeva vita l'European Wine Blogger Conference, una tre-giorni di incontri, dibattiti, degustazioni di carattere internazionale.
In questi pochi anni il mondo è cambiato 2 o 3 volte, radicalmente. Il mezzo nel quale tutti sguazziamo da sempre allegramente - il web - è un'altra cosa rispetto ad allora. Per questo oggi i fondatori hanno ritenuto più opportuno ampliare la definizione: non di solo wine blogging, ma di comunicazione del vino con i media digitali (digital wine communication) si sta dunque parlando.