grillo

Si scrive grillo, si legge Sicilia

Un viaggio in Sicilia, e si torna ubriachi. Non (solo) di vino, ma di tutto. Di profumi, colori, suoni, sapori, paesaggi, persone. 

E' una terra dove tutto s'amplifica naturalmente: il sole sembra più giallo e più caldo, il mare è più azzurro, il cielo più blu, l'erba più verde, i tramonti più rossi. Per chi è geneticamente abituato a estrarre l'intensità da qualsiasi cosa, perchè climi e territori e persone sono più riottosi e chiusi, un viaggio in Sicilia spiega tante cose; ti spiega perchè in passato si chiamava Magna Grecia (una colonia considerata più grande, in tutti i sensi, della madrepatria), perchè sia sempre stato un crocevia di popoli d'ogni razza e colore (dai Fenici agli Spagnoli, passando per i Normanni e gli Arabi) e, venendo ai temi a noi più familiari, perchè possa vantare un lusinghiero patrimonio di vitigni autoctoni, bianchi e rossi, che solo in tempi recenti stanno tornando d'attualità. 

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