Recioto

5 motivi per amare il Recioto della Valpolicella

1) E' un vino unico, una delle perle più rare dell'enologia italiana: nasce da un uvaggio di uve autoctone e con un procedimento che già i Romani praticavano e nel quale oggi i produttori della Valpolicella eccellono. 

2) E' un vino che piace anche agli astemi: se vogliamo conquistare i mercati nuovi, occorre partire dai fondamentali. Dolcezza, equilibrio, calore e colore. Il (buon) Recioto della Valpolicella risponde a tutti questi requisiti (e a molti altri).

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Vendemmia 2014 in Valpolicella: che vini saranno?

Come un po' in tutta Italia, anche in Valpolicella le prospettive erano ottime: tutti i segnali facevano presagire una gran bella annata, con uve belle sane e perfino in anticipo sui consueti tempi di maturazione. Si cominciava quasi a rilassarsi quando, dalla metà di giugno in poi, la situazione è improvvisamente, drammaticamente peggiorata. E adesso, dopo due mesi di pioggia, grandine e temperature autunnali si iniziano a tirare le somme di quella che è stata la non-estate del 2014; Daniele Accordini, direttore ed enologo della Cantina di Negrar, ha definito quella di quest'anno una vendemmia da professionisti, perchè i problemi sono soprattutto di natura sanitaria, e in questo campo ciò che conta è la capacità pregressa del viticoltore: se è stato superficiale, distratto o frettoloso, ciò che si ritrova adesso sono uve non sane.

Che vini dovremo aspettarci allora da questa annata?

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Una Tabula Rasa per... Annalisa

Ricordate la Tabula Rasa? E' un gruppo di amici, un progetto, un vino, un obiettivo.

Per i distratti e gli smemorati, la storia originaria è raccontata qui.

L'idea aveva avuto successo: le bottiglie di Valpolicella erano andate tutte vendute, la cifra raccolta consegnata personalmente alla famiglia di Lorenzo nel corso di un momento di festa, e l'anno successivo l'esperienza era stata replicata.

Ma non tutte le uve del 2009 erano diventate Valpolicella Classico Doc. Una piccola parte di queste era stata tenuta in serbo per tentare un vino più ambizioso: il Recioto della Valpolicella.

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Degustare Bertani (l'Amarone, finalmente)

In my humble opinion, non può dire di conoscere davvero l'Amarone della Valpolicella chi non ha mai bevuto, almeno una volta nella vita, un Amarone di Bertani di un'annata precedente al 1990.

Il successo mediatico e commerciale di questo vino rosso secco da uve appassite è infatti storia recente - la data ufficiale dell'inizio del fenomeno è il 1995 - ma in Valpolicella già negli anni '30 del secolo scorso si commercializzava il Recioto Amarone (come si chiamava prima che la modifica del disciplinare nel 1990 stabilisse le regole distintive per le due tipologie di vini).

Negli anni Trenta e per i successivi vent'anni almeno, erano poche in Valpolicella le maison produttrici che vendevano le proprie bottiglie anche all'estero: tanti blasonati produttori di oggi all'epoca erano mezzadri, o al massimo vendevano vino sfuso in damigiane.

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Tutto (o quasi) quel che avreste voluto sapere sul "ripasso"

... e non avete mai nemmeno sognato di chiedere.

Si sa che oggi l'Amarone della Valpolicella e il Valpolicella Ripasso sono tra i vini più gettonati (meglio: bevuti) dai mercati mondiali. E se l'Amarone continua ad essere una specie di icona dell'enologia italiana nel mondo, attualmente è il Valpolicella Ripasso a riscuotere i maggiori successi commerciali. Un esito che gli stessi produttori di Valpolicella avevano largamente previsto, e che si erano in un certo senso assicurati, dandosi un disciplinare di produzione nel quale si stabilisce che "il quantitativo dei vini a DOC Valpolicella Ripasso non può essere in volume superiore al doppio del volume di vino ottenuto dalle vinacce delle tipologie Recioto della Valpolicella e/o Amarone della Valpolicella impiegate nelle operazioni di rifermentazione/ripasso".

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2010, Vinopigro's Top Ten

In attesa che qualcuno trovi una soluzione all'irrisolto problema di un nuovo linguaggio e una nuova comunicazione per il vino (speriamo il più tardi possibile, così noi possiamo continuare a dibatterlo e a divertirci), facciamo il punto sui vini assaggiati in questo 2010 ormai agli sgoccioli.

Uno dei motivi per cui questo è forse l'unico blog sul vino che non fa recensioni del medesimo - o ne fa con il contagocce - è che la sottoscritta si smascella dalla noia quando in giro le capita di trovarle. E siccome non scriverei mai una cosa che altrove non leggerei, ecco che i vini nel bicchiere, gli assaggi, restano un po' sullo sfondo.

Questo non significa che io non faccia degustazioni: quest'anno ne ho fatte tante da perderci il conto, e non solo come (semplice) giornalista del vino. 
Perciò, tirando un po' le somme, ecco un estratto dei migliori come li intendo io: i memorabili. Quelli che ti ricordi anche a distanza di mesi.

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Veneto: nuove Docg

E siamo a 10. In Veneto, nuovi vini a denominazione d'origine controllata e garantita si sono aggiunti al già ricco elenco nazionale. Le new entries sono il "Malanotte del Piave" (o "Piave Malanotte": viva la chiarezza), il "Lison", e il "Fior d'Arancio dei Colli Euganei".

A questi va aggiunta una DOC nuova di conio: "Venezia". Ora si tratterà di attendere il tempo tecnico per la pubblicazione dei pareri nella Gazzetta Ufficiale e per arrivare al provvedimento ministeriale di ufficiale riconoscimento delle nuove DOCG e DOC, che potranno prendere il via già a partire dalla vendemmia in corso.

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Valpolicella: limiti a impianti e a uve in appassimento

Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile, oggi invece, complice anche una situazione di mercato non facile per nessuno, qualche granello di buon senso torna ad affacciarsi anche in Valpolicella.

Accade così che il locale Consorzio chieda e ottenga (come riportato sul BUR n.54 della Regione Veneto) la sospensione dell’idoneità alla produzione dei vini Amarone e Recioto della Valpolicella Docg, Valpolicella Superiore Ripasso Doc e Valpolicella Doc per le superfici da piantare con le varietà di cui all’articolo 2 dei relativi disciplinari di produzione, a partire dalla campagna 2010/2011 fino a tutta la campagna 2012/2013.

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