Si sono lette alcune cose interessanti, in giro per la rete, nei giorni scorsi. Per esempio, che la più grande sfida della Valpolicella di oggi non è (per esempio) imparare a gestire il successo dell'Amarone, ma convincere i consumatori in giro per il mondo che il Valpolicella è molto di più di qualcosa di economico che si può tracannare. Così, almeno, dichiara il produttore Riccardo Tedeschi a Decanter - e non gli si può certo dare torto. Peccato che ad averne coscienza siano in pochi - e a cercare di porvi rimedio, siano ancora di meno.
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Del Concours Mondial du Sauvignon Blanc e altre storie
Di recente si sono svolte in Friuli le degustazioni del Concours Mondiale du Sauvignon Blanc (una specie di spin off del più ampio Concours Mondial de Bruxelles, e ad opera degli stessi organizzatori) e, al di la' dei risultati, direi che la regione ospitante ha più di un motivo per andarne fiera. Non solo infatti - a dispetto del tempaccio piovoso e freddo che ci ha perseguitati per l'intera durata del concorso - è filato tutto a meraviglia, ma è stata anche la prima volta che la competizione è uscita con successo dai suoi confini nazionali, andando a giocare in casa di un competitor niente male come l'Italia. Ciò premesso, i risultati hanno premiato, com'era ovvio aspettarsi, soprattutto i francesi e soprattutto i friulani: in tutto, l'Italia ha portato a casa 50 medaglie (solo 15 quelle d'oro): miglior Sauvignon Italiano, Specogna Leonardo Sauvignon 2014, Colli Orientali del Friuli DOC.
Una Tabula Rasa per... Annalisa
Ricordate la Tabula Rasa? E' un gruppo di amici, un progetto, un vino, un obiettivo.
Per i distratti e gli smemorati, la storia originaria è raccontata qui.
L'idea aveva avuto successo: le bottiglie di Valpolicella erano andate tutte vendute, la cifra raccolta consegnata personalmente alla famiglia di Lorenzo nel corso di un momento di festa, e l'anno successivo l'esperienza era stata replicata.
Ma non tutte le uve del 2009 erano diventate Valpolicella Classico Doc. Una piccola parte di queste era stata tenuta in serbo per tentare un vino più ambizioso: il Recioto della Valpolicella.