E siamo a 10. In Veneto, nuovi vini a denominazione d'origine controllata e garantita si sono aggiunti al già ricco elenco nazionale. Le new entries sono il "Malanotte del Piave" (o "Piave Malanotte": viva la chiarezza), il "Lison", e il "Fior d'Arancio dei Colli Euganei".
A questi va aggiunta una DOC nuova di conio: "Venezia". Ora si tratterà di attendere il tempo tecnico per la pubblicazione dei pareri nella Gazzetta Ufficiale e per arrivare al provvedimento ministeriale di ufficiale riconoscimento delle nuove DOCG e DOC, che potranno prendere il via già a partire dalla vendemmia in corso.
Secondo il vicepresidente regionale e assessore all'agricoltura Franco Manzato, "questa operazione nasce dalla base produttiva e punta a qualificare e valorizzare l'enologia regionale e il suo territorio, nel complesso e a partire dai suoi vertici qualititativi". Al momento, il Veneto possiede i seguenti vini a DOCG: Amarone e Recioto della Valpolicella, Recioto di Soave e Soave Superiore, Bardolino Superiore, Recioto di Gambellara, Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, Prosecco Superiore Asolo, cui si affiancano adesso Malanotte e Lison.
Peccato che DOCG non faccia rima con notorietà e diffusione: a che serve essere i migliori se non lo sa nessuno? A eccezione dell'Amarone della Valpolicella, del Soave (in senso lato, non tanto quello a DOCG) e del Prosecco (generalmente inteso: ché già la distinzione tra Conegliano Valdobbiadene e Asolo non la conoscono nemmeno i Veneti, con buona pace dei produttori delle rispettive aree), noti in tutto il mondo, la fama degli altri si restringe alle rispettive aree di produzione o appena poco più in là.
Provate infatti a chiedere un Recioto di Gambellara a Lison, o un Malanotte a Verona, e vediamo cosa vi rispondono.
Per completezza di cronaca, diremo che il "Malanotte" DOCG è un vino della zona del Piave ottenuto da Raboso Piave (per almeno il 70%) e da Raboso Veronese, e che il "Lison" DOCG è un vino ottenuto dal vitigno Tai nella zona Lison-Pramaggiore.
La DOCG “Fior d’Arancio” (anche passito) valorizza il vino ottenuto da uve di moscato giallo localmente presenti da sempre nella zona dei Colli Euganei: un prodotto che negli ultimi due decenni ha ritrovato un proprio spazio, andando ad occupare il segmento dei vini dolci e diventando così uno dei vini simbolo dell’area euganea.
Quanto alla DOC "Venezia", dietro un nome dal forte appeal troveremo vini realizzati con i soliti vitigni più o meno internazionali (dal merlot al pinot grigio, dal verduzzo ai vari cabernet), coltivati un po' qua e un po' la'...