Se vuoi nascondere qualcosa, mettila la' dove tutti possono vederla.
E' lì dal 1965, ovvero dal primo disciplinare di produzione, e c'era anche nell'ultimo, quello della Docg dell'Amarone (2010). E' lì da sempre, ma evidentemente i produttori non l'avevano mai notato (e chi li controlla nemmeno)... fino a quando qualcuno non l'ha tirato fuori.
Stiamo parlando dell'articolo 4, punti 1 e 2 del disciplinare di produzione dell'Amarone della Valpolicella, che recita:
1) Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini della denominazione di origine controllata e garantita “Amarone della Valpolicella” devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve ed al vino derivato le specifiche caratteristiche.