Alla fine, il Consorzio di Tutela della Valpolicella l'ha spuntata: la vendemmia é ai nastri di partenza, e dato che i quantitativi di uva da mettere in appassimento sono stati ridotti, sará bene scegliere con attenzione e cura ancora maggiore le uve da destinare al riposo nei fruttai. Di seguito, il comunicato ufficiale della Regione Veneto.
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La vendemmia 2016 in Veneto e dintorni
Prima regione italiana per produzione e per export, (nel 2015 sono stati prodotti 12,54 milioni di quintali di uva, pari a 9,7 milioni di ettolitri di vino, mentre l'export è stato di 1,83 miliardi di euro, pari al 34% del valore complessivo delle esportazioni vinicole italiane), il Veneto ha inaugurato la nuova stagione vendemmiale con il consueto incontro di previsione, tenutosi a Legnaro-Pd e organizzato da Veneto Agricoltura e Regione, in collaborazione con Avepa, Arpav-Servizio Meterologico, Crea Viticoltura Conegliano, Regione Friuli-Venezia Giulia e Province di Trento e Bolzano.
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Container di merci pronti al carico
Export vino Veneto: i dati 2015
L'export dei vini veneti continua a tirare. L’analisi realizzata dai tecnici di Veneto Agricoltura su dati forniti dalla Sezione Sistema Statistico della Regione, evidenzia che nel 2015 le vendite di vino veneto all’estero sono aumentate rispetto all’anno precedente del +9,8% in valore raggiungendo, dopo sei anni consecutivi di crescita, un fatturato record di 1,83 miliardi di euro. Un risultato dovuto sia all’incremento della quantità esportata, salita a 641 milioni di kg (+3,6%) sia, soprattutto, all’aumento del prezzo medio vendita, cresciuto a 2,86 euro/kg (+6%).
Read MoreDonne della Vite: da sin, Costanza Fregoni, Maria Fasoli, Giulia Tamai, Alessandra Biondi Bartolini, Laura Passera, Clementina Palese, Laura Bianchi, Lorena Troccoli
W le donne (del Vino, della Vite e del Tastevin)
Quante sono le donne che a vario titolo ricoprono un ruolo attivo nel mondo del vino italiano? Sono tante, sono sempre di più. Le sole iscritte all'Associazione Nazionale Le Donne del Vino sono 650, la maggior parte delle quali (70%) sono produttrici, l'11% ristoratrici, il 9% sommelier e un altro 9% giornaliste. Il 28% delle aziende agricole italiane e il 35% degli agriturismi ha una guida femminile (sono laureate il 50% e diplomate il 30%). Non solo, le aziende guidate da donne in generale hanno una maggiore redditività e un turn over del personale più basso (dati da ricerca McKinsey su agricoltura). Per restare in tema con il tradizionale mese delle mimose, ecco alcune notizie che riguardano le donne del vino, della vite e del tastevin.
Read MoreParità di genere? così no, grazie
Le intenzioni sulla carta sono obiettivamente ottime: assicurare pari peso alle componenti maschili e femminili di qualsivoglia consesso e/o organizzazione.
Peccato che nella realtà questo non sia sempre possibile, e non per volontà discriminatoria: per una questione di numeri. Volere donne anche laddove non ci sono, o ci sono in numero insufficiente (per mille ragioni) è un cercare di raddrizzare le zampe alle galline. Un'assurdità. Bene ha fatto perciò l'Associazione Nazionale delle Donne del Vino - guidata dall'energica e sempre attiva Donatella Cinelli Colombini - a rispondere a tono all'emendamento sulla "parità di genere" nei Consorzi di tutela. Di seguito il comunicato stampa ufficiale:
"L’Associazione Donne del Vino ha appreso della presentazione dell’emendamento sulla “Parità di genere” nei consorzi di tutela e esprime la propria soddisfazione nel veder riconosciuto il contributo di competenze e capacità delle donne nel settore agroalimentare e particolarmente nel vino.
Tuttavia l’associazione Donne del Vino unisce la sua voce a quella di AICIG e Federdoc auspicando una concertazione finalizzata alla modifica del provvedimento che lo renda più facilmente applicabile e aderente alle finalità dei consorzi stessi.
Una maggior presenza femminile può dare un decisivo apporto in tutto il comparto produttivo e in particolare nel segmento dove la produzione italiana è più debole e le donne hanno invece dimostrato di essere molto forti, cioè nella comunicazione e nel marketing. Al fine di accrescere il numero di candidate donne ai consigli di amministrazione l’Associazione Donne del vino è pronta a organizzare corsi di formazione che diano competenze e soprattutto motivazioni alle future consigliere.
Secondo i dati Unioncamere 2015 le donne dirigono 835.367 imprese agroalimentari cioè il 28,1% del totale italiano. Le aziende agricole a conduzione femminile sono il 33% del totale (G.Benedetto and G.L.Corinto <<The Role of Women in the Sustainability of the Wine Industry: Two Case Studies in Italy>> 2015)."
Vitenda 2016
Per chi lavora nel mondo del vino, Vitenda è uno strumento ormai familiare: l'agenda del viticoltore edita da Vit.En. è ormai giunta alla sua ventesima edizione, segno 1) che l'editore non si è ancora stancato di parlare di viti, vitigni, vini e di tutto quel che ci gira intorno, e 2) che viticoltori e produttori non si sono ancora stancati di leggerla, ma soprattutto di usarla. Parliamo, per una volta, di un residuo dell'era analogica: un libro "che pesa più di un chilo e delle dimensioni di cinque riviste di gossip messe insieme", come lo stesso Editore ammette. Insomma, non esattamente qualcosa di mobile, e che nell'attuale veste non si sa bene quanto ancora potrà durare, data la sempre più massiccia adozione delle nuove generazioni della campagna delle nuove tecnologie. Per questo, la redazione è già al lavoro su possibili alternative, in sostituzione o in affiancamento alla classica agendona cartacea (a tal proposito, mi permetto di suggerire di dare un'occhiata alla capacità degli amici spagnoli di reinventare il classico magazine del vino...perchè non approfittarne per ripensare da cima a fondo anche il concetto di agenda?).
Ciò premesso, veniamo a Vitenda 2016: quest'anno il focus è su scafoideo,vivaismo e microbiologia, per parlare dei quali sono stati chiamati alcuni dei migliori esperti sul mercato (apro una pagina a caso e m'imbatto in Ruggero Mazzilli, per dire, che spiega come produrre barbatelle biologiche). Articoli a parte - che un po' si perdono tra le molte, forse troppe pagine di pubblicità - l'agenda offre come sempre tantissimi spunti di lettura. In ogni pagina si trovano pillole di storia, citazioni, richiami ad articoli scientifici, definizioni, curiosità, anticipazioni.
E sì, c'è spazio anche per scrivere, prendere appunti. Magari alla sera, rientrati a casa; tenere traccia del proprio lavoro di campagna e cantina è sempre consigliabile, a prescindere dal supporto usato.
L'occupazione agricola in Veneto: dati 2014
Veneto Agricoltura ha elaborato di recente alcuni dati ISTAT a proposito dello stato dell'occupazione in agricoltura nel Veneto.
I dati, di per se', non sono nè buoni nè cattivi: sono significativi di una tendenza che si registra da anni. Il dato più appariscente è il calo degli imprenditori agricoli indipendenti: " dopo la consistente ripresa degli addetti registrata nel periodo 2009/12 - dice il comunicato ufficiale - , nel biennio 2013/14 i dati sugli occupati agricoli veneti registrano un calo del 16% rispetto al 2012 e del 27% nell’ultimo decennio.
Residuo Zero: metti l'ozono al posto dei pesticidi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
"Utilizzare un elemento presente in natura, l’ozono, per difendere le viti dagli attacchi dei parassiti. È questa l’ultima frontiera degli studi avviati dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore in tema di sostenibilità ambientale. Si tratta di “Residuo 0”, un progetto finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto 2007 – 2013, che propone l’utilizzo dell’ozono e dell’acqua ozonizzata ed elettrolizzata in viticoltura come tecniche alternative o di supporto all’utilizzo delle sostanze chimiche tradizionali nella difesa da patogeni e nella sanificazione delle cantine. Una sperimentazione innovativa che sarà presentata venerdì 17 luglio, alle 20.30, presso la Barchessa Comunale in via Marconi, 3 a Rua di Feletto (TV).
Del Concours Mondial du Sauvignon Blanc e altre storie
Di recente si sono svolte in Friuli le degustazioni del Concours Mondiale du Sauvignon Blanc (una specie di spin off del più ampio Concours Mondial de Bruxelles, e ad opera degli stessi organizzatori) e, al di la' dei risultati, direi che la regione ospitante ha più di un motivo per andarne fiera. Non solo infatti - a dispetto del tempaccio piovoso e freddo che ci ha perseguitati per l'intera durata del concorso - è filato tutto a meraviglia, ma è stata anche la prima volta che la competizione è uscita con successo dai suoi confini nazionali, andando a giocare in casa di un competitor niente male come l'Italia. Ciò premesso, i risultati hanno premiato, com'era ovvio aspettarsi, soprattutto i francesi e soprattutto i friulani: in tutto, l'Italia ha portato a casa 50 medaglie (solo 15 quelle d'oro): miglior Sauvignon Italiano, Specogna Leonardo Sauvignon 2014, Colli Orientali del Friuli DOC.
Cantina abusiva scoperta in provincia di Verona
Arriva l'autunno, c'è la vendemmia, e a qualcuno viene la voglia di mettersi a fare vino... a modo suo.
Cioè senza dir niente a nessuno, soprattutto alle autorità preposte.
E così succedono cose come questa:
"Sono stati scoperti e sequestrati dal personale del Comando Provinciale di Verona 11.400 litri tra vino e mosto, oltre a zucchero verosimilmente utilizzato per aumentare il tasso alcolometrico, in una cantina abusiva ad Illasi (VR) a cui sono stati posti i sigilli.