“Cosa porteresti su un’isola deserta?” . E’ la domanda-gioco che ogni tanto ci si faceva, tra amici, nei momenti d’ozio. Mai avremmo immaginato che si sarebbe concretizzata. O quasi.
Le nostre abitazioni trasformate, più che in isole, in fortini inespugnabili dai quali è altamente sconsigliato uscire, se non per motivi seri, urgenti, reali.
L’isola di cui si favoleggiava, da piacevole ipotesi, è diventata una realtà soffocante e claustrofobica.
Proviamo allora riformulare la domanda: “ Che cosa ti terrebbe vivo su un’isola deserta?” (escluso il necessario per la sopravvivenza fisica, ovviamente).
Che cosa ti manterrebbe vivo dentro?
Sicuramente i ricordi sarebbero importanti. Ma non sarebbero sufficienti, dopo un po’ si finirebbe per ripiegarsi su un passato che non può tornare, magari accendendo rimpianti (l’ultima cosa di cui si ha bisogno adesso). Aggrapparsi solo ai ricordi sarebbe un po’ come viaggiare in auto con lo sguardo fisso sullo specchietto retrovisore.
Che cosa ci mantiene…noi?
La cultura. L’arte. A patto che non si riducano ad una mera elencazione di nozioni scolastiche (più o meno sbiadite).
La cultura, l’arte, sono la risposta che si sono dati un gruppo di appassionati di teatro, l’Associazione Culturale Teatro del Fontego di S.Pietro in Cariano. E “un po’ per salvare noi stessi e un po’ per rompere l’isolamento tra il Fontego (noi) e te, vogliamo farti avere, come pacchi lanciati col paracadute, alcuni beni di prima necessità che possano servire a sopra- vivere. La necessità di caricare video brevi ci impone la sintesi. Sono pillole, accenni o richiami : piccole storie, poesie, concentrati di vite, trame, articoli, libri, battaglie culturali che sono state importanti per noi e speriamo possano esserlo per te”.
L’invito dell’associazione: condividere i propri.
“Paracadutaci i tuoi beni, scrivendo al nostro indirizzo, o direttamente sulla nostra pagina Facebook, quali libri, film, racconti, storie, opere d'arte hanno il potere di farti sentire vivo. Possono avere lo stesso effetto su altri, e aiutarci, o crearci curiosità, impreviste affinità, o altro”.
Ecco allora uno di questi pacchi: lo lancia Leonardo Franceschetti, il padrone di casa del Teatro Al Fontego. Suo padre, Nino Franceschetti, ha avuto un ruolo di grande rilievo nella storia di molti celebri produttori di vino (della Valpolicella, ma non solo). nella sua pillola video, Leonardo ci parla di una persona, grande amico di suo padre. Un grandissimo nel mondo del vino e della sua cultura. Uno che diceva che “la vita va festeggiata, sempre”, un maestro riconosciuto. E fa bene in questi momenti ricordare anche questa sua testimonianza.