Dalla spiaggia alla piazza passando per le vigne. Il paesaggio nei dintorni della cittadina di Fermo è così: il mare la' in fondo, i piccoli centri abitati in cima alle colline, spesso rintanati dietro robuste cinte murarie. In mezzo e intorno la campagna, con le sue salite e discese erte e improvvise e le sue curve a gomito. Ampie distese di campi a seminativi e di vigneti caratterizzano l'ambiente.
Vinacce di Amarone
L'annata 2016 ad Anteprima Amarone 2020
Un inverno asciutto e mite aveva provocato un inizio di stagione anticipato, poi bruscamente interrotto da un paio di mesi - maggio e giugno - piovosi, con qualche attacco di peronospora. Il prosieguo di stagione era però stato favorevole: estate calda con notti fresche. Nel complesso, un’annata simile al 2015 - ma senza i suoi eccessi di calore. Le uve erano riuscite a maturare un alto grado zuccherino, presentando buone acidità, requisito essenziale per vini destinati a lunghi invecchiamento, e un ricco corredo di sostanze coloranti.
Read More(Photo by Pixabay, NickRivers)
Save the bees
Tra gli scenari più o meno apocalittici da cui siamo investiti un giorno sì e l’altro pure, ce n’è uno che la maggior parte della gente continua negligentemente e ostinatamente a ignorare: la situazione dell’apicoltura italiana. Che non è affatto rosea, anzi.
Read More(credits: AtlantaMomofFive)
Dazi americani sui vini italiani, un salto nel passato
Quello peggiore, ovviamente.
E’ la più grande minaccia all’industria del vino dai tempi del Proibizionismo americano, quando dal 1920 al 1933 era proibito vendere, consumare e importare bevande alcoliche. Anche adesso siamo negli anni Venti (del 2000…), ma il minacciato rialzo fino al 100% delle tariffe statunitensi sui vini europei, italiani inclusi, sembra voler precipitare l’America e il resto del mondo nel secolo scorso.
Read MoreVerona, its roofs and its river
Gli economisti del vino in congresso a Verona
Nell’era dei dati, cosa c’è di meglio di un intero congresso internazionale dedicato solo a quelli del vino (e della birra, e degli alcolici)? Ospitato dall’Università di Verona, l’evento si terra in Italia, a Verona, dal 24 al 28 giugno 2020.
Read MoreUno scatto di Mauro Fermariello
Come dovrebbe essere una foto del vino per essere efficace?
Buon 2020 a tutti.
Abbiamo chiuso il 2019 con un’intervista ad un wine photographer britannico, dallo stile molto personale e a volte spiazzante; apriamo il 2020 con un altro professionista della scrittura con la luce, questa volta italiano: Mauro Fermariello. Gli abbiamo rivolto le stesse domande fatte a Matt Wilson, e queste sono le sue risposte. Divertitevi a metterle a confronto, e a riflettere con quale scuola di pensiero, fra le due, vi trovate più d’accordo.
Read MoreMerry Christmas & Happy New Year
Buone Feste a tutti
Read MoreHow should be an effective wine picture
We use to say that “a picture worths 1000 words” but seemingly the world wine disagrees. If you look at most of wine visual communication, the pictures are generally boring-out of fashion - uninteresting, trivial. How do wine people think t to stand out this way? To better say, how should an effective wine visual communication be? I asked that to a pro wine photographer, and the following are his replies.
Read MoreGorgona, il vino dell'isola che non c'è
E’ la più piccola, la più settentrionale, la meno conosciuta delle isole del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. E’ anche quella di cui si parla meno, perchè non è un’isola da vip, da turismo di massa o altro. E’ probabile, anzi, che i suoi attuali “abitanti” preferirebbero vivere altrove. E invece no, devono star lì, in uno spazio di 3 km per 2, in 220 ettari in prevalenza collinari con punte a strapiombo sul mare.. Separati dalla più vicina città della terraferma da un tratto di mare inferiore ai a 40 km, ma senza la possibilità di attraversarlo quando vogliono.
Perchè questa specie di roccia piantata in mezzo all’acqua in realtà non è un’isola come le altre: Gorgona è un penitenziario e i suoi abitanti sono carcerati.
La storia di quest’isola e del progetto che da oltre 10 anni la famiglia Frescobaldi porta avanti l’ha raccontata in occasione di Wine2wine 2019 lo stesso Lamberto Frescobaldi: una storia molto umana, piena di dubbi ma anche di slanci e di entusiasmo, spesso irta di difficoltà di ogni genere - non solo pratiche, ma soprattutto burocratiche - ma che rappresenta un esempio di sostenibilità con una forte connotazione sociale.
Nel 1999, dietro richiesta della direzione dell’istituto di pena, la famiglia Frescobaldi accettò di iniziare un progetto sociale finalizzato al recupero dei detenuti e al tempo stesso alla valorizzazione di quanto l’isola della Gorgona può offrire. Gli “ospiti” infatti godono già di un regime di semilibertà, si occupano di orticoltura, apicoltura, di allevamento del bestiame e di preparazione di formaggi. Mancava solo la produzione di vino, una lacuna che venne colmata con l’aiuto dell’azienda toscana. Nell’unica zona riparata dai forti venti del mare vennero piantate alcune vigne di fermentino e ansonica (meno di 2 ha), e da allora quei carcerati a cui manca solo un anno dal fine pena le coltivano in regime biologico, sotto la guida degli agronomi di Frescobaldi. L’obiettivo infatti è fornire a queste persone competenze utili ad un reinserimento attivo nella vita sociale. Con il procedere del progetto, vennero coinvolte anche altre professionalità: tutte accettarono di collaborare a titolo gratuito. Così fece, per esempio, un noto studio di grafica e comunicazione fiorentino che venne incaricato del design delle etichette del vino, ad oggi simili tra loro, in realtà tutte diverse, perché ogni anno raccontano qualcosa di nuovo. Su Gorgona si producono oggi due vini, un rosso e un bianco: a Wine2Wine abbiamo assaggiato una verticale di quest’ultimo. Le bottiglie ovviamente sono limitatissime, e il costo non piccolo, ma per chi volesse fare un regalo denso di significato, il “Gorgona Ansonica-Vermentino” è sicuramente una scelta non banale.
Di seguito alcune note di degustazione:
“Gorgona 2012 Costa Toscana IGT”: prima vendemmia del progetto. Nel bicchiere il vino richiede un po’ di tempo per aprirsi, rivelando un po’ alla volta sentori di idrocarburo che si fondono con note di frutta gialla molto matura. In bocca è ugualmente ricco, rotondo, con una acidità ben bilanciata e una nota di iodio e sale che ricorda come questo vino sia figlio di un ambiente marino.
“Gorgona 2013 Costa Toscana IGT”: naso più aperto, offre profumi di fieno secco, fiori secchi, castagna cotta, con sfumature di miele. Al gusto è rotondo e lungo.
“Gorgona 2014 Costa Toscana IGT”: a mio avviso il migliore del gruppo. Ad un bel colore di un giallo intenso corrispondono profumi di fiori gialli, camomilla e miele d’acacia, coerenti con il gusto lungo e dal finale pulito.
“Gorgona 2015 Costa Toscana IGT”: meno espressivo dei precedenti, ha soprattutto sentori di idrocarburo e un gusto equilibrato.
“Gorgona 2016 Costa Toscana IGT”: interessanti profumi di zafferano al naso, in bocca è fruttato e rotondo.
“Gorgona 2017 Costa Toscana IGT”: erbe mediterranee al naso, molto fresco.
“Gorgona 2018 Costa Toscana IGT”: il colore è paglierino non troppo intenso con sfumature verdi, i profumi rimandano a frutta gialla matura. Buono già ora, tra un po’ di tempo si rivelerà ancora più ricco.
La sede dell’evento: un’antica cascina restaurata. Un pezzo di campagna a pochi passi dalle vie dello shopping milanese
