Quando dici le coincidenze. Il 2017 non fu un’annata facile, in Italia: il clima - ormai decisamente fuori dai binari tradizionali - aveva folleggiato da Nord a Sud, in maniera più o meno pesante. Né era andata meglio al resto dell’Europa: -22% di uva in Spagna, -17% in Francia. In Italia, -26%. Gelate tardive (in primavera) e prolungata siccità (in estate) avevano finito per determinare una delle annate più avare degli ultimi decenni.
Read MoreGran Guardia
L'annata 2016 ad Anteprima Amarone 2020
Un inverno asciutto e mite aveva provocato un inizio di stagione anticipato, poi bruscamente interrotto da un paio di mesi - maggio e giugno - piovosi, con qualche attacco di peronospora. Il prosieguo di stagione era però stato favorevole: estate calda con notti fresche. Nel complesso, un’annata simile al 2015 - ma senza i suoi eccessi di calore. Le uve erano riuscite a maturare un alto grado zuccherino, presentando buone acidità, requisito essenziale per vini destinati a lunghi invecchiamento, e un ricco corredo di sostanze coloranti.
Read MoreVinitaly da ripensare
Si è parlato tanto di Vinitaly anche quest’anno. "Com’è andato?" è stata la domanda più frequente che mi sono sentita rivolgere da tutti, professionisti del vino e non. Difficile rispondere. Per la qualità degli incontri che ho fatto e dei vini che ho assaggiato, Vinitaly non è stato tempo perso per me; ma i risultati positivi che ho ottenuto erano in gran parte previsti perché preparati e pianificati da tempo, com’è buona regola ad ogni fiera. Premesso questo, spiace constatare anche quest’anno che il livello di problemi lamentati da anni non è affatto diminuito, anzi, e che da più parti si levano proteste (per non dire autentiche arrabbiature). In una fiera colossale com’è diventata Vinitaly, è statisticamente impossibile far contenti tutti, ci sarà sempre qualcuno scontento per qualcosa; ma quando i disservizi riguardano la sicurezza, la legalità e il decoro, è chiaro che bisognerebbe prendere provvedimenti; rigorosi, forse anche dolorosi per qualcuno, ma autentici.
Vinitaly e le altre: Summa, Villa Favorita, ViniVeri
E' di nuovo quel periodo dell'anno in cui si potrebbe spegnere il computer e partire per un trekking in Patagonia; fino alla fine del mese difficilmente si riuscirà a riprendere il controllo dei contatti con le aziende. Sono già finite nel tritacarne delle fiere, tutto quello che ti arriva da loro sono inviti e inviti e inviti a visitare lo stand-a visitare lo stand- ad assaggiare i nuovi vini- ad assaggiare i nuovi vini- a visitare lo stand... E' il consueto cortocircuito mental-comunicativo da cui puntualmente si fanno prendere praticamente tutti, complici anche le solite agenzie di comunicazione e PR che da decenni continuano a proporre le solite modalità di contatto e le solite iniziative.
Vinitaly '14 Road Map
Reserved to my international #winelover-s friends, an (hopefully) useful road map for orientate oneself in the most funny, exciting, nerve-racking and chaotic event of the italian wine world.
Vinitaly.
(P.s: to enlarge the pic, open in a new window)
L'Amarone della Valpolicella, gioiello da... bigiotteria (firmata)
C'era il giornalista (poco) eno-(ma molto)gastronomico ben piazzato davanti al banco degli affettati, pronto a passarli in coscienziosa rassegna dopo aver fatto altrettanto con il banco dei formaggi; c'erano i colleghi giornalisti ormai rotti a questo genere di manifestazioni che si alzavano stancamente dal tavolo delle degustazioni alla cieca: "Beh? come sono, 'sti Amaroni del 2008?" "Scomposti".
C'era l'amico produttore giunto da altra regione per ascoltare chissà quali rivelazioni sul futuro dell'Amarone (d'altra parte, il titolo della relazione recitava "L'Amarone della Valpolicella nel mercato internazionale: punti di forza e idee per migliorare"), e rimasto perplesso (come tanti) davanti ad una relazione che in gran parte ha ripetuto i risultati principali di una ricerca del 2006 e ha spiegato come si strutturerà la prossima (frase chiave: "I punti di forza del sistema Amarone sono ancora quelli identificati dalla ricerca del 2006. Ma anche quelli di debolezza non sono cambiati e oggi appaiono, semmai, più gravi. Le prospettive di crescita in termini di valore dipenderanno perciò da quanto le aziende avranno saputo modificare il rapporto tra i loro punti di forza e di debolezza". Cosa che sarà appunto oggetto del prossimo studio).
Amarone della Valpolicella show
Gennaio è il mese dell'Amarone della Valpolicella.
Detta così, sembrerebbe il titolo di una promozione da GDO - e prima o poi potrebbe diventarlo... - ma al momento è solo una constatazione: anche quest'anno, nella seconda parte del mese si terranno due eventi piuttosto importanti (per numeri, presenze e obiettivi) dedicati al più importante vino rosso della Valpolicella.
Il primo avrà luogo nella bella Villa De Winckels: martedì 18 gennaio, dalle 17 alle 23 torna l'appuntamento "Amarone in Villa".
Protagonisti gli Amarone della zona storica e di quella a Doc (queste le aziende invitate: Allegrini - Antolini - Bertani - Ca' Rugate - Corte Canella - Corte Sant'Alda - Dal Forno Romano Fasoli Gino - Ferragù - Garbole - Grotta del Ninfeo - Latium - Le Ragose - Manara - Marion - Monte Dall'Ora - Marco Mosconi - Pieropan - Roccolo Grassi - Ruffo Ernesto - San Cassiano - Santa Sofia Tedeschi - Tenuta Chiccheri - Tenuta Sant'Antonio - Tenuta Santa Maria alla Pieve - Terre di Leone - Terre di Pietra - Tezza - Tommasi - Trabucchi - Villa Erbice - Viviani - Zanoni - Zymè. Per info e prenotazioni: 045 6500133)