Il conto alla rovescia è ormai scattato, questione di pochi giorni ancora e si inaugurerà la 56 edizione di Vinitaly. Dopo tutti questi anni (di fiera e di relativi articoli e trattati sul tema) ci auguriamo che le aziende partecipanti abbiano fatto i compiti a casa, e si siano preparati un ricco carnet di appuntamenti e incontri b2b.
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Wine2Wine 2023: 5 spunti di riflessione
Non 10 (candeline), ma oltre 19 (speeches) sugli argomenti di maggior interesse e attualità (trends di mercato, best practices, DTC, AI, parità di genere, case history di successo, e altro ancora), 3 grandi degustazioni, e una folta platea di amici italiani e internazionali. Wine2Wine ha festeggiato così i suoi primi 10 anni, con una edizione ricca di esperti e di esperienze condivise, aggiornamenti e spunti di riflessione. Come sempre, dopo 2 giorni intensi diventa difficile trovare una sintesi, perciò ecco - più semplicemente - alcuni insights, come si dice, o spunti di riflessione.
Read MorePerchè il vino italiano dovrebbe guardare all'Africa (e non alla Cina)
Tra le molte, stimolanti sessioni dell’ultima edizione di Wine2Wine Business Forum, quella che personalmente mi ha colpito di più è stato lo speech corale dedicato ad alcuni Paesi dell’Africa subsahariana come Nigeria, Sudafrica, Ghana, Kenya. Un piccolissimo spaccato su un continente in merito al quale la maggior parte degli italiani è rimasta ferma al “hic sunt leones” di coloniale ottocentesca memoria, semmai aggiornato (spesso in negativo) dalla cronaca delle problematiche migratorie. Invece l’Africa è un luogo di millenarie culture oggi in grande fermento, dinamico, giovane, con enormi potenzialità. Un luogo al quale il mondo del vino dovrebbe iniziare a guardare con attenzione. Degli spazi che il vino italiano potrebbe ritagliarsi su questo continente ho parlato con uno degli speaker di Wine2Wine: Victor Ikem, business director di Drinks Revolution Limited. L’intervista integrale (in inglese) è pubblicata qui.
Read MoreDove porta Wine2Wine?
Come sempre, anche in questa edizione del Business Forum di Vinitaly International in programma tra pochi giorni (7-8 novembre) a Verona Fiere le direttrici proposte (leggi: worksops, speeches, seminari) sono numerose, e toccherà fare delle scelte. Wine2Wine propone ogni anno tematiche di discussione di grande attualità, ma come al solito spetta a chi partecipa individuare quelle più coerenti con la sua destinazione finale.
Read MoreWine2Wine 2022, I colori della comunicazione
In quanti modi si può comunicare? Con le parole - scritte e parlate - con le immagini - fisse e in movimento -, con i numeri, con la musica, con le arti, e con un fritto misto di tutti questi mezzi. Comunicare è un’arte, una professione, entro certi limiti anche un scienza: come farlo, dipende dal risultato che si vuole ottenere e dal bersaglio che si intende colpire. Per saperne di più, basta andare a in Fiera a Verona, al tradizionale Business Forum di Wine2Wine 2022 (7-8 novembre)
Read MoreLe donne nel mondo del vino italiano: una strada ancora in salita
Ci sono sempre più donne impegnate attivamente nel mondo del vino italiano. Sono produttrici, enologhe, agronome, ma più spesso sono ristoratrici, responsabili pr o dell’hospitality di una cantina, delle risorse umane, dell’enoturismo, dei wine shop, eccetera. Molti incarichi di relazioni, pochi di lavoro “fisico” in senso stretto. E ancora troppo poche manager, si tratti di istituzioni (come i Consorzi di Tutela) o grandi aziende. Le eccezioni non mancano, ma sono, appunto, eccezioni. Il mondo del vino italiano insomma è lontano dall’aver risolto il suo gender gap.
Read MoreCome stare un passo avanti agli altri
Prevedere/prevenire i trend nel mondo, cogliere bisogni inespressi e riuscire a interpretarli innovando (o migliorando) prodotti e servizi, è l’unico modo per stare un passo avanti in un mondo del vino sempre più affollato di competitors.
E per farlo non c’è altro da fare che studiare, informarsi, aggiornarsi.
Read MoreWine2wine: breaking the walls
Sarà la musica che gira intorno
Quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
Saremo noi che abbiamo nella testa
Un maledetto muro…
(Ivano Fossati)
Ci (ri)vediamo a wine2wine!
Read MoreWine2Wine 2020, un esempio di resilienza
Si dice che il settimo anno sia quello della crisi: si tirano le somme, si fanno bilanci ed eventualmente si aggiusta la rotta - si tratti di una relazione, di un progetto, o di un incarico.
Wine2Wine, il forum internazionale del wine business, festeggia proprio in questo stra-ordinario 2020 il suo settimo anno di vita. E quindi volta pagina.
Read MoreGorgona, il vino dell'isola che non c'è
E’ la più piccola, la più settentrionale, la meno conosciuta delle isole del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. E’ anche quella di cui si parla meno, perchè non è un’isola da vip, da turismo di massa o altro. E’ probabile, anzi, che i suoi attuali “abitanti” preferirebbero vivere altrove. E invece no, devono star lì, in uno spazio di 3 km per 2, in 220 ettari in prevalenza collinari con punte a strapiombo sul mare.. Separati dalla più vicina città della terraferma da un tratto di mare inferiore ai a 40 km, ma senza la possibilità di attraversarlo quando vogliono.
Perchè questa specie di roccia piantata in mezzo all’acqua in realtà non è un’isola come le altre: Gorgona è un penitenziario e i suoi abitanti sono carcerati.
La storia di quest’isola e del progetto che da oltre 10 anni la famiglia Frescobaldi porta avanti l’ha raccontata in occasione di Wine2wine 2019 lo stesso Lamberto Frescobaldi: una storia molto umana, piena di dubbi ma anche di slanci e di entusiasmo, spesso irta di difficoltà di ogni genere - non solo pratiche, ma soprattutto burocratiche - ma che rappresenta un esempio di sostenibilità con una forte connotazione sociale.
Nel 1999, dietro richiesta della direzione dell’istituto di pena, la famiglia Frescobaldi accettò di iniziare un progetto sociale finalizzato al recupero dei detenuti e al tempo stesso alla valorizzazione di quanto l’isola della Gorgona può offrire. Gli “ospiti” infatti godono già di un regime di semilibertà, si occupano di orticoltura, apicoltura, di allevamento del bestiame e di preparazione di formaggi. Mancava solo la produzione di vino, una lacuna che venne colmata con l’aiuto dell’azienda toscana. Nell’unica zona riparata dai forti venti del mare vennero piantate alcune vigne di fermentino e ansonica (meno di 2 ha), e da allora quei carcerati a cui manca solo un anno dal fine pena le coltivano in regime biologico, sotto la guida degli agronomi di Frescobaldi. L’obiettivo infatti è fornire a queste persone competenze utili ad un reinserimento attivo nella vita sociale. Con il procedere del progetto, vennero coinvolte anche altre professionalità: tutte accettarono di collaborare a titolo gratuito. Così fece, per esempio, un noto studio di grafica e comunicazione fiorentino che venne incaricato del design delle etichette del vino, ad oggi simili tra loro, in realtà tutte diverse, perché ogni anno raccontano qualcosa di nuovo. Su Gorgona si producono oggi due vini, un rosso e un bianco: a Wine2Wine abbiamo assaggiato una verticale di quest’ultimo. Le bottiglie ovviamente sono limitatissime, e il costo non piccolo, ma per chi volesse fare un regalo denso di significato, il “Gorgona Ansonica-Vermentino” è sicuramente una scelta non banale.
Di seguito alcune note di degustazione:
“Gorgona 2012 Costa Toscana IGT”: prima vendemmia del progetto. Nel bicchiere il vino richiede un po’ di tempo per aprirsi, rivelando un po’ alla volta sentori di idrocarburo che si fondono con note di frutta gialla molto matura. In bocca è ugualmente ricco, rotondo, con una acidità ben bilanciata e una nota di iodio e sale che ricorda come questo vino sia figlio di un ambiente marino.
“Gorgona 2013 Costa Toscana IGT”: naso più aperto, offre profumi di fieno secco, fiori secchi, castagna cotta, con sfumature di miele. Al gusto è rotondo e lungo.
“Gorgona 2014 Costa Toscana IGT”: a mio avviso il migliore del gruppo. Ad un bel colore di un giallo intenso corrispondono profumi di fiori gialli, camomilla e miele d’acacia, coerenti con il gusto lungo e dal finale pulito.
“Gorgona 2015 Costa Toscana IGT”: meno espressivo dei precedenti, ha soprattutto sentori di idrocarburo e un gusto equilibrato.
“Gorgona 2016 Costa Toscana IGT”: interessanti profumi di zafferano al naso, in bocca è fruttato e rotondo.
“Gorgona 2017 Costa Toscana IGT”: erbe mediterranee al naso, molto fresco.
“Gorgona 2018 Costa Toscana IGT”: il colore è paglierino non troppo intenso con sfumature verdi, i profumi rimandano a frutta gialla matura. Buono già ora, tra un po’ di tempo si rivelerà ancora più ricco.