Nel business del vino è fondamentale continuare ad aggiornarsi a 360 gradi. Viviamo in un mondo sempre più complesso, e se vogliamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati, dobbiamo possedere le competenze e gli strumenti più performanti per i nostri scopi.
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USA: Mionetto’s Il Prosecco pressed by a new entry, Cavit Lunetta
Prosecco has been one of the U.S. wine market’s hottest categories over the past few years, and no marketer has played a larger role in its success than Brooklyn, New York-based Mionetto USA. Mionetto’s Il Prosecco has been the category leader for the past half-decade, and the brand shows no sign of slowing down. After earning an Impact “Hot Brand” award following its 20% advance to 265,000 cases in 2010, the brand’s growth actually accelerated in the early months of 2011.
While Champagne and some other sparkling wine categories were hurt by the economic downturn, Prosecco—and Mionetto—appear to have been helped by it. “Consumers are still looking for value alternatives but don’t want to compromise on quality,” says Enore Ceola, managing director of Mionetto USA.
Il Soave, le Cantine sociali e gli altri (prima parte)
Nel calcio lo si dice spesso: "Squadra che vince, merito dei giocatori, squadra che perde, colpa dell'allenatore".
Un proverbio che potrebbe essere adottato, in un certo senso, anche dalle denominazioni vinicole. Finché le cose vanno bene per tutti, il merito è, in genere, soprattutto delle aziende private, ma se il mercato entra in affanno e le vendite di vino vanno a picco, la colpa è delle cantine sociali. Ribassano, svendono, strangolano, monopolizzano il mercato... e a fare le spese di tutto questo sono i piccoli-medi produttori. Così dicono (le aziende private, non le cantine sociali). Da Nord a Sud Italia il coro delle lamentazioni si leva unanime: laddove ci sono aziende del vino che soffrono, c’è sempre una cooperativa colpevole di qualcosa.