Qualcosa di me

5 motivi per amare il Recioto della Valpolicella

1) E' un vino unico, una delle perle più rare dell'enologia italiana: nasce da un uvaggio di uve autoctone e con un procedimento che già i Romani praticavano e nel quale oggi i produttori della Valpolicella eccellono. 

2) E' un vino che piace anche agli astemi: se vogliamo conquistare i mercati nuovi, occorre partire dai fondamentali. Dolcezza, equilibrio, calore e colore. Il (buon) Recioto della Valpolicella risponde a tutti questi requisiti (e a molti altri).

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Mai di foglie (o di radici)

Avviso: questo post ha un sapore intenzionalmente empirico, anzi, esoterico. I positivisti estremi sono pregati di leggere qualcos'altro (per esempio, questo).

Seguo da sempre, con estrema curiosità e interesse, il mondo della vitivinicoltura alternativa più estrema, comunque si chiami (naturale, biodinamica, biotica, bio-quel-che-volete). Lo seguo e, quando mi capito, ne bevo i vini con alterne fortune: devo dire che inizialmente - molti anni fa - i vini non convenzionali erano (forse) fatti meglio, ed era facile imbattersi in qualche vino davvero buono. Oggi - sfortuna mia, sicuramente - mi capita più di rado, quasi che i produttori non convenzionali di ultima generazione siano più ansiosi di convincerti che il loro vino è buono a forza di parole, senza aspettare che sia tu a dirlo (probabilmente non si fidano dei tuoi sensi). 

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Out of order (o quasi) causa estate

Essere l'editore, il direttore e l'unico redattore di un blog personale è sempre una faticaccia. Soprattutto quando i blog da gestire e le piattaforme social da presidiare (per se stessi e/o per qualche cliente) sono tanti. Ecco allora che, come nella nota metafora del ciabattino che va in giro con le scarpe rotte, anche il blog personale rischia di finire in fondo alla lista delle cose da fare, mentre i giorni e le settimane e i mesi passano implacabili. 

Beh, poco male. Io ci sono sempre, un po' qui e un po' la', e continuo nella mia missione di informare, comunicare, commentare il mondo del vino, anche se i tempi - come sempre in estate - suggerirebbero a qualunque persona dotata di buon senso di fare qualcos'altro, anzichè passare tutto il tempo davanti ad un computer o con un tablet in mano. Comunque, per quei due o tre curiosi che si domandassero dove sono quando non ci sono, ecco alcuni indizi: ogni tanto mi trovate qui, qui, qui e da poco perfino qui.

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A Year in Burgundy: 3 motivi per guardarlo (e comprarlo)

Ci sono alcuni luoghi del mondo che per un winelover rappresentano altrettanti luoghi da pellegrinaggio laico; la Champagne, il Douro, la Napa Valley, la zona dell'Etna, il Tokaji, la Mosella, per citare solo i primi che vengono in mente. E, ovviamente, Borgogna, Alsazia e Bordolese.

Chi non vorrebbe trascorrere almeno un anno in'azienda del vino di una di queste aree? vivere con il vignaiolo il succedersi delle stagioni, condividendone fatiche e problemi, ansie e aspettative, soddisfazioni e divertimento.

"A Year in Burgundy" è una finestra su questo mondo, un racconto sospeso tra ispirazione poetica e accenti prosaici, passione e pragmatismo dei suoi protagonisti. Un docu-film girato benissimo, con una magnifica fotografia, prodotto da una signora del vino con i controfiocchi: Martine Saunier, prima donna ad avere fondato una compagnia d'importazione di vino francese negli USA, la Martine's Wines, nel 1979.

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Season Greetings 2012 - Auguri!!

" E' l'azione, non il frutto dell'azione, ciò che è importante.

Devi fare la cosa giusta. Potrà non essere in tuo potere. potrà non avvenire nella tua epoca, che vi sia qualche frutto. Ma questo non significa che tu debba smettere di fare la cosa giusta.

Potrai non sapere mai quali risultati derivano dalla tua azione.

Ma se non fai niente, non vi sarà alcun risultato”. (Gandhi)

"It's the action, not the fruit of the action, that's important.

You have to do the right thing. It may not be in your power, may not be in your time, that there'll be any fruit. But that doesn't mean you stop doing the right thing.

You may never know what results come from your action.

But if you do nothing, there will be no result”. (Gandhi)

Con i migliori auguri per un Sereno Natale e un 2013 all'insegna della voglia di... azione!

I wish you a very Merry Christmas and a bright New Year!

 

VinoPigro: its rules

Un blog può essere - o non essere - una specie di testata giornalistica. Il web è pieno di esempi in questo senso, al punto che i blogs strettamente intesi - i diari personali online degli esordi - stanno quasi diventando una minoranza, fagocitati da altre forme di comunicazione personale più easy, veloci - ma anche più superficiali e qualunquiste.

Il presente blog non è una testata giornalistica. Nonostante gli sforzi di chi scrive, non riesce a mantenere una frequenza di aggiornamento regolare (per mia fortuna, il lavoro ha spesso la precedenza sull'impegno online di self marketing).
Nonostante l'attività di blogging possa vantare ormai un decennio abbondante di vita ed esperienze (un tempo che sul web corrisponde ad alcune ere geologiche terrestri), il mondo dell'offline continua ad avere il fiato corto, quando si tratta di confrontarsi con i new media. E, in mancanza di meglio, a ragionare e a comportarsi procedendo per associazione di idee e somiglianze. Accade così che per molte aziende, p.r. delle medesime, Consorzi, associazioni e figure della filiera del vino varie & assortite, i bloggers vengano assimilati ad una specie di giornalisti, e trattati come tali... con esiti che vanno dal mediocre al deludente più spesso di quanto ci si aspetterebbe.

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Vacation time

Non è un uomo libero quello che non sa starsene in ozio almeno ogni tanto, diceva Cicerone.

E chi siamo noi per contraddire una delle più rilevanti figure della Storia?

Questo per dire che il presente blog, dai prossimi giorni, chiude per ferie. Almeno per un po'.

Del resto, il web vinicolo rallenta sempre un pochino, in questo periodo - e a noi certa lentezza piace.

Ma ci rivedremo presto.

Nel frattempo, buona estate a tutti.