Il conto alla rovescia è ormai scattato, questione di pochi giorni ancora e si inaugurerà la 56 edizione di Vinitaly. Dopo tutti questi anni (di fiera e di relativi articoli e trattati sul tema) ci auguriamo che le aziende partecipanti abbiano fatto i compiti a casa, e si siano preparati un ricco carnet di appuntamenti e incontri b2b.
Lo stesso dovrebbe potersi dire dei professionisti freelance: partecipare a Vinitaly senza un piano d’azione può essere divertente se sei un convinto assertore della serendipity, e solo se hai un giorno off e non sai proprio cos’altro fare.
Ciò premesso, dando un’occhiata al calendario degli eventi, ecco alcuni spunti che, insieme a tutti gli altri, rendono anche questo Vinitaly una fiera che vale la pena visitare.
Per chi è incuriosito dalle nuove chiusure, domenica 14 aprile in Sala Iris - Palaexpo, ingresso A1 (piano -1), Cronache di Gusto presenta “Svinitaly, il Club degli Svitati”: una degustazione tra vini tappati con il tradizionale tappo sughero e il più contemporaneo (e comodo) tappo vite. Si assaggeranno vini di Andrea Felici, Ettore Germano, Franz Haas, Jermann, Planeta, Graziano Prà, Vigneti Massa (evento su prenotazione).
Per chi si occupa di enoturismo, e più in generale di hospitality, sempre domenica 14 dalle 16 alle 18, “I luoghi del vino- eccellenza made in Italy e strategie per il turismo diffuso” è la tavola rotonda organizzata da Airbnb in Sala Respighi. Per capire gli enoturisti, come si muovono e cosa vorrebbero.
Per buyer e salespeople del canale moderno un appuntamento ormai classico, quello organizzato da Vinitaly in Sala Puccini, lunedì 15 aprile dalle 10.30 alle 12: “Cantine e retail: uno sforzo condiviso per tornare a crescere”. Considerato che almeno il 70% della produzione vinicola italiana passa (passava?) dalla grande distribuzione, è bene rimanere aggiornati sul vento - o la bonaccia - che tira tra gli scaffali dei supermercati.
Per gli appassionati di orange wine, il quarto colore dei vini (dopo rosso, bianco e rosa), nella giornata di lunedì 15 aprile a partire dalle 11 ci sono ben 250 orange & sparkling wines da assaggiare in Sala Argento al Palaexpo. (E per non dimenticare quelli che sono piaciuti di più, mi permetto di consigliare il mio fresco di stampa Quaderno di Degustazione Vini Semplicissimo: lo trovate qui.).
Per chi ama i grandi classici toscani, lunedì 15 aprile dalle 15 alle 17 c’è “Il Chianti Classico in alcune delle annate più significative della sua storia”, in degustazione in Sala Orchidea al Palaexpo (piano -1)
Per chi è alla ricerca di nuove tendenze, cercherei di capire come si sta muovendo il continente africano, dove la rapida urbanizzazione e la crescita di una classe media con un certo potere d’acquisto ha già attirato l’attenzione di importanti (e grossi) competitors non occidentali. Se ne parla martedì 16 aprile in Sala Vivaldi, ore 15-16.
Da non perdere il seminario in collaborazione con Wine2Wine, in programma martedì 16 aprile alle 16 presso Wine2Digital (ingresso A2 del Palaexpo, piano +1): “La crescente minaccia del neo-proibizionismo e cosa la wine industry può fare al riguardo”. La lista dei Paesi occidentali che stanno stringendo con nuove leggi sui consumi dell’alcol e quindi del vino continua ad allungarsi.
Chiudiamo in bellezza con un’ultima degustazione, quella dei vini da vitigni “impossibili” (ovvero sconosciuti e/o dimenticati) che l’associazione GRASPO presenterà mercoledì 17 aprile alle 10.00 in Sala Respighi del Palaexpo.
Ci vediamo a Vinitaly.
P.s.: Anche se il Quaderno di cui sopra è stata fatto pensando principalmente ai wine lovers, e non ai sommelier o ad altri professionisti del vino, nulla toglie che possa essere utile anche a loro. Un sorso di semplicità una volta ogni tanto piace a tutti.