Quando dici le coincidenze. Il 2017 non fu un’annata facile, in Italia: il clima - ormai decisamente fuori dai binari tradizionali - aveva folleggiato da Nord a Sud, in maniera più o meno pesante. Né era andata meglio al resto dell’Europa: -22% di uva in Spagna, -17% in Francia. In Italia, -26%. Gelate tardive (in primavera) e prolungata siccità (in estate) avevano finito per determinare una delle annate più avare degli ultimi decenni.
In Veneto, i viticoltori avevano denunciato ritardi sui germoglianti di molte varietà, e qualche diffuso problemino di fitopatie: alla fine, il raccolto risultò inferiore del 15, 46% rispetto a quello dell’anno precedente. Con una buona notizia, malgrado tutto: la qualità si presentava ottima. (qui tutti i numeri della vendemmia 2017).
Ora è arrivato il momento della verità. Vediamo come si è comportato il vino rosso più famoso e prestigioso della Valpolicella: ad Anteprima Amarone 2022 andrà in scena infatti proprio la vendemmia 2017.
Anteprima? No, Opera Prima*. Se l’annata 2017 aveva messo alla prova viticoltori agronomi ed enologi nella gestione dei vigneti prima, e delle uve in cantina (e nel fruttaio) poi, le attuali circostanze mettono alla prova un Consorzio della Valpolicella costretto a rivedere tutti i suoi piani, e a riprogrammare l’ormai tradizionale appuntamento in un momento dell’anno - dal 19 al 20 giugno, al Palazzo della Gran Guardia - che a tutto invita, fuorché ad assaggiare vini dai 15 gradi alcol in su.
Il 2017 insomma continua a riverberare le sue sfide anche a distanza di anni.
Anche per questo si prospetta come un evento interessante.
*a questo link i biglietti e il programma.