Primavera, tempo di rondini e di fiere del vino. Le prime scarseggiano, le seconde invece sono tornate tutte, e a pieno regime. In questi giorni si sta svolgendo la tedesca Prowein, che molti considerano come gli antichi Greci consideravano la Pizia: un oracolo in grado di predire il futuro. Cosa che peraltro faceva, ovviamente in maniera abbastanza nebulosa e altamente interpretabile. Un po’ come gli oroscopi oggi. In attesa perciò di avere notizie da oltralpe, ci prepariamo a entrare nel mood Vinitalyano con questo assaggio: un’anticipazione dei dati di mercato del vino nella Distribuzione Moderna. Il quadro completo si avrà il 3 aprile, a Vinitaly, nel corso della consueta tavola rotonda cui parteciperanno tra gli altri: per Federvini, Mirko Baggio (Responsabile Vendite Gdo di Villa Sandi); per Unione Italiana Vini, Luca Devigili (Business Development Manager di Banfi); per Conad, Simone Pambianco (Category Manager Bevande); per Coop Italia, Francesco Scarcelli (Responsabile Reparto Beverage); per Gruppo Selex, Flavio Bellotti (Responsabile Category Vino); per Carrefour, Lorenzo Cafissi (Responsabile Beverage Alcolico); per MD, Marco Usai (Wine Specialist).
Read MoreProwein
Vinitaly e le altre: Summa, Villa Favorita, ViniVeri
E' di nuovo quel periodo dell'anno in cui si potrebbe spegnere il computer e partire per un trekking in Patagonia; fino alla fine del mese difficilmente si riuscirà a riprendere il controllo dei contatti con le aziende. Sono già finite nel tritacarne delle fiere, tutto quello che ti arriva da loro sono inviti e inviti e inviti a visitare lo stand-a visitare lo stand- ad assaggiare i nuovi vini- ad assaggiare i nuovi vini- a visitare lo stand... E' il consueto cortocircuito mental-comunicativo da cui puntualmente si fanno prendere praticamente tutti, complici anche le solite agenzie di comunicazione e PR che da decenni continuano a proporre le solite modalità di contatto e le solite iniziative.
La vera identità dell'uva Spigamonti (e qualche altra notizia)
I rapidi progressi della genetica varietale stanno svelando uno dopo l'altro alcuni misteri che si sono protratti per anni. Uno degli ultimi riguarda l'uva Spigamonti, un vitigno scoperto nel 2000 dal tecnico della Cantina di Negrar, Claudio Oliboni, nei vecchi vigneti di un loro socio in località Montecchio di Negrar. Non riuscendo a identificarla con nessuna delle varietà fino ad oggi note, si era concluso che si trattava di una delle molte uve autoctone dimenticate della Valpolicella, e nel 2013 con Decreto Ministeriale era stata addirittura inserita nel Registro nazionale delle Varietà di vite...