Attilio Scienza

Merano IWF, l'evento che sceglie

Da quando è nata,la sua formula è stata quella di scegliere anzichè essere scelta.

Merano International Wine Festival non è una fiera del vino come ce ne sono a decine in giro per l'Italia, lungo tutto l'arco dell'anno: non puoi semplicemente esserci, comprare lo spazio espositivo e portare i tuoi vini. 

Devi essere scelto da una commissione apposita, che in tal modo garantisce l'alto livello dei produttori presenti. Su un pianeta dove tutti, improvvisamente, dall'ultima delle starlette televisive al politicante di turno, sembrano impazzire per voler fare i produttori di vino, emergere con prodotti davvero degni di nota sta diventando sempre più difficile. Perciò, per non far torto a nessuno, e avendo a disposizione uno spazio bellissimo (ma limitato) come il Kurhaus, non resta altro che prendersi la responsabilità di scegliere chi può esserci e chi no*.

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A Venezia. Con l'abito rosso.

Curioso. Quando si parla di paesi insospettabili produttori di vino, ai nostri giorni si pensa subito a quelli orientali - la Cina, tanto per non far nomi. L'India. Al massimo certe nazioni dell'Est Europa. Eppure, ci sono luoghi molto più vicini a noi che il vino lo fanno da un sacco di tempo - a volte maluccio, a volte bene, a volte ottimamente - per la maggior parte nell'indifferenza - o nell'ignoranza - più totali del resto del mondo.

Sì, parlo proprio della cosiddetta ex-Jugoslavia, oggi frammentata in Serbia, Slovenia, Croazia (oltre che Bosnia, Montenegro, Kosovo, Macedonia...). Mai bevuto un vino serbo? Io no, ma conto di farlo al più presto. E uno sloveno?

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#Zz, Zero zuccheri (nel bicchiere): e tu, di che metodo sei?

Non c'è dubbio, è il momento degli sparkling wines.

Sdoganati dai riti classici del brindisi-delle-feste-e/o-delle-grandi-occasioni, questi particolari vini stanno conquistando terreno nelle preferenze di un numero crescente di persone.

Certo, tra un fan del Prosecco e uno dello Champagne ce ne corre, ma il bello è proprio questo: ancora una volta, chiunque può trovare il metodo che fa al caso suo. Martinotti (o charmat) se cerca un vino dai profumi fragranti e freschi, floreali e fruttati - e preferibilmente da vitigni aromatici o semi aromatici - classico se preferisce profumi più evoluti, complessi, da crosta di pane, pasticceria da forno, biscotti, frutta secca, eccetera.

E come già nelle altre tipologie di vino, anche nell'approcciare gli sparkling è consigliabile una certa gradualità: i dosaggio zero, per esempio...

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