Non c'è dubbio, è il momento degli sparkling wines.
Sdoganati dai riti classici del brindisi-delle-feste-e/o-delle-grandi-occasioni, questi particolari vini stanno conquistando terreno nelle preferenze di un numero crescente di persone.
Certo, tra un fan del Prosecco e uno dello Champagne ce ne corre, ma il bello è proprio questo: ancora una volta, chiunque può trovare il metodo che fa al caso suo. Martinotti (o charmat) se cerca un vino dai profumi fragranti e freschi, floreali e fruttati - e preferibilmente da vitigni aromatici o semi aromatici - classico se preferisce profumi più evoluti, complessi, da crosta di pane, pasticceria da forno, biscotti, frutta secca, eccetera.
E come già nelle altre tipologie di vino, anche nell'approcciare gli sparkling è consigliabile una certa gradualità: i dosaggio zero, per esempio...
Alt.
Fermiamoci qui, perchè ci attendiamo di saperne di più dal convegno in programma lunedì 23 gennaio a Villa Crespia e dedicato proprio ai #Dzero, agli sparkling wines a dosaggio zero, che in questa cantina hanno un posto d'onore.
Di notevole interesse i personaggi chiamati a discutere sull'argomento: coordinati dal prof.Attilio Scienza dell'Università di Milano, si alterneranno ai microfoni esperti di Cava, Champagne, Metodo classico. Wine bloggers, giornalisti, sommelier e produttori.
Per i pigri e i lontani, il tutto sarà ripreso in real time dai potenti mezzi che oggi offre le rete: basta seguire su Twitter l'hashtag #Dzero...
(photo from charlesandmarie.com)