Da quando è nata, la sua formula è stata quella di scegliere anzichè essere scelta.
Merano International Wine Festival non è una fiera del vino come ce ne sono a decine in giro per l'Italia, lungo tutto l'arco dell'anno: non puoi semplicemente esserci, comprare lo spazio espositivo e portare i tuoi vini.
Devi essere scelto da una commissione apposita, che in tal modo garantisce l'alto livello dei produttori presenti. Su un pianeta dove tutti, improvvisamente, dall'ultima delle starlette televisive al politicante di turno, sembrano impazzire per voler fare i produttori di vino, emergere con prodotti davvero degni di nota sta diventando sempre più difficile. Perciò, per non far torto a nessuno, e avendo a disposizione uno spazio bellissimo (ma limitato) come il Kurhaus, non resta altro che prendersi la responsabilità di scegliere chi può esserci e chi no*.
Giunto alla sua 22.a edizione, il calendario del Merano IWF - in programma dall'8 all'11 novembre - si arricchisce di ulteriori appuntamenti collaterali: tra questi, alcuni ci paiono particolarmente interessanti.
Dialogues, per esempio: nell'intenzione di Helmut Köcher, presidente del Merano IWF, dovrebbe essere la piattaforma che consentirà al vino italiano di riprogettare, in un'ottica di auspicata collaborazione tra tutti i soggetti interessati, il suo posizionamento in Italia e sui mercati esteri. "Serve un luogo di confronto aperto a tutti dove dibattere e sviluppare proposte per il vino italiano e il Merano WineFestival, attraverso Dialogues, sarà in futuro l'occasione affinché le buone idee possano diventare realtà" si legge nella documentazione. Dieci nomi illustri hanno già aderito a questa idea: Joe Bastianich, Roberto Cipresso, Ian D'Agata, Oscar Farinetti, Riccardo Illy, Paolo Marchi, Giuseppe Meregalli, Marco Pozzali, Attilio Scienza, Domenico Zonin. L'8 novembre, nel corso della cena di gala, sarà consegnato al ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo il Manifesto2014, una carta di intenti indirizzata ad enti, istituzioni e produttori e sottoscritta dai “magnifici dieci” e che, di fatto, inaugura le attività di Dialogues. Siamo sicuri (o almeno ce lo auguriamo) che gli esiti pratici di questi dialoghi saranno decisamente più brillanti di quelli di un altro manifesto, redatto in un ambiente dove c'era decisamente troppa acqua per essere efficace...
Sorvolando sugli appuntamenti culinari proposti dal Gourmet Arena 2013, tra gli ospiti internazionali di maggior rilievo di quest'anno ci sarà la nazione-madre di tutti i vini in anfora (e della viticoltura in genere): la Georgia. Un settore della fiera imperdibile, al pari di Bio&Dynamica, l'angoletto riservato ai #natwines d'ispirazione steineriana e presenti nella sola giornata di venerdì 8 novembre, dalle 10 alle 18.
Infine, per chiudere in bellezza, dopo tanti assaggi di vino, distillati e Champagne, il vero #winelover si concede una birra, meglio se artigianale: a Merano IWF non mancano nemmeno quelle.
Anche quest'anno, insomma, i motivi per fare un giretto in Alto Adige non mancano...
*una formula, questa della presenza-previa-approvazione dei vini adottata anche da un'altra più piccola, ma comunque importante, iniziativa: Terroir Vino (GE)