Nel post precedente, si parlava di e-commerce del vino. Non c’è dubbio che, tra le due categorie - Millennials e GenX - sono soprattutto i primi ad avere maggior dimestichezza con gli strumenti e l’ambiente digitale. Lo trovano così naturale che non hanno nessun problema a comprare online perfino vini che non hanno mai assaggiato.
Read MoreMillennials e GenX: quel che NON sappiamo di loro (1a parte)
E se quello che finora abbiamo letto o detto di Millennials e GenX in merito al loro rapporto con il vino fosse sbagliato?
Uve da Vinosanto in appassimento
Il Vinosanto Umbro Affumicato
Per quanto si pensi di saperne abbastanza, soprattutto su argomenti di nicchia e iper-nicchia, l’Italia del vino continua a sorprendere con le sue gemme nascoste e disseminate ovunque. Come il Vinosanto umbro affumicato.
Read MoreVinitaly 2024: alcuni appuntamenti da tenere d'occhio
Il conto alla rovescia è ormai scattato, questione di pochi giorni ancora e si inaugurerà la 56 edizione di Vinitaly. Dopo tutti questi anni (di fiera e di relativi articoli e trattati sul tema) ci auguriamo che le aziende partecipanti abbiano fatto i compiti a casa, e si siano preparati un ricco carnet di appuntamenti e incontri b2b.
Read MoreIl Vermouth di Amarone della Valpolicella di Ca’ Rugate
Il Vermouth di Ca' Rugate, un nuovo modo di bere Amarone della Valpolicella
Era la fine degli anni ’90 quando il mondo del vino improvvisamente si accorse che era scoppiato un nuovo fenomeno: l’Amaronemania. Tutti pazzi per questo vino rosso, fatto con uve appassite, secco, laddove fino a quel momento l’unica associazione di idee che si riusciva a fare parlando di uve appassite era con i vini dolci.
Non starò a ricordare la vera storia dell’Amarone, che ormai dovrebbe essere nota: qui mi interessa ricordare come fu definito per la prima volta da uno dei più illustri capostipiti del giornalismo enologico ed enogastronomico italiano, Luigi Veronelli.
Vino da meditazione.
Read MoreIl bicchiere da una parte, lo smartphone dall’altra: cambiano gli strumenti, non il gusto di assaggiare e valutare.
"Tic-Toc - Il mondo del vino sta cambiando" : l'esperimento di Briziarelli
“I giovani non bevono più il vino”, “No, bevono solo vini bio-qualcosa”, “No, bevono i vini di cui si parla sui social”, “Macchè, per fargli bere vino dev’essere no-alcol”. E via commentando. Insomma, la Gen Z, i Millennials, cosa bevono? Cosa gli piace?
Ma perchè non chiederlo direttamente agli interessati?
Read MoreFonzone- Il Colle
Taurasi DOCG 2015 - Tenuta Fonzone (Copy)
Un vino importante, corposo, profondo. Non è un caso se lo chiamano “il Barolo del Sud”. E’ l’Aglianico, uva campana di origine spagnola (e non ellenica, come alcuni dicono), che qui in Contrada Scorzagalline (Paternopoli, AV), nella tenuta dell’azienda Fonzone, gode di terreni (franco-argillosi) ed esposizione (sud-ovest) ideali.
Read MoreFonzone- Il Colle
Taurasi DOCG 2015 - Tenuta Fonzone
Un vino importante, corposo, profondo. Non è un caso se lo chiamano “il Barolo del Sud”. E’ l’Aglianico, uva campana di origine spagnola (e non ellenica, come alcuni dicono), che qui in Contrada Scorzagalline (Paternopoli, AV), nella tenuta dell’azienda Fonzone, gode di terreni (franco-argillosi) ed esposizione (sud-ovest) ideali.
Read MoreProviamo a prevedere il futuro…?
Chi vince nel mercato di domani?
Lo scopriremo solo vivendo, per parafrase una celebre camzone. Nel frattempo, si possono fare alcune previsioni, fondate su sondaggi e ricerche. Quelli che seguono sono i risultati della 10 edizione di Wine Trade Monitor, un sondaggio ad opera dell’agenzia internazionale Hopscotch Sopexa*, che tra settembre e novembre 2023, ha coinvolto 957 professionisti che lavorano con un assortimento di vini internazionali (tra cui importatori, grossisti, distributori di supermercati, enotecari e specialisti delle vendite online). Queste sono le le loro previsioni per i prossimi due anni. Il sondaggio ha riguardato i mercati di Germania, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone e Corea del Sud.
Read MoreBollicine festose
Negli ultimi anni i vini spumanti hanno conosciuto un aumento dei consumi che li ha sdoganati dall’essere (solo) i vini delle Feste per antonomasia. Nonostante questo, resta il fatto che proprio quest’ultima parte dell’anno è da sempre il momento in cui si fanno saltare più tappi di spumante, un po’ per tradizione, un po’ per superstizione, e un po’ per pigrizia mentale. In realtà, la ricchezza del panorama enologico italiano è tale che si potrebbero consumare bollicine tutti e 365 (nel 2024, 366) giorni dell’anno.
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