Ci sono voluti 10 anni di lavoro ma alla fine anche il panorama enologico del Veronese può vantarsi di possedere un Patrimonio Immateriale dell’Umanità: il Soave è stato riconosciuto sito GIAHS - FAO. Dopo essere riuscito a ottenere il riconoscimento di Primo Paesaggio Storico Rurale Italiano, in questi giorni la denominazione del “bianco classico d’Italia” è diventato il 53simo sito mondiale.
Read MoreSuccede anche questo
Il vino che piace e quello che piacerà (all'estero)
E’ lo Chenin Blanc la grande, recente scoperta dei consumatori americani, un vino che i futurologi del settore prevedono crescerà sempre di più nell’apprezzamento della gente (a scapito del solito Chardonnay e perfino del Riesling, due vini di cui non sempre si ha un’immagine positiva). Questo e altri sono gli esiti di un’indagine condotta nei mesi scorsi dall’agenzia internazionale Sopexa sui trend del vino, e incentrata sui mercati di Belgio, USA, Giappone, Cina, Canada, Hong Kong. Poichè anche l’Italia fa parte della brigata dei principali paesi esportatori in quei mercati, ecco qualche spunto su come stanno andando le cose per i produttori di casa nostra:
Read MoreImparare a gestire un territorio
Governance: ovvero “insieme dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione e il governo di una società, di un'istituzione, di un fenomeno collettivo”. E cosa può eserci di più “collettivo” di un territorio? Come spesso diciamo, dato che il medesimo non è un elastico, e per tanti motivi (dipendenti e indipendenti dall’uomo) va soggetto a usura, per usare un eufemismo, diventa d’importanza vitale imparare a gestirlo. Nella società attuale tutti noi, poco o tanto, siamo chiamati a fare la nostra parte in questo, perchè non è più possibile - direi non è più accettabile - che a occuparsene siano sempre e solo i governanti, si tratti di amministrazioni locali, regionali o nazionali.
Read MoreVendemmia 2018: tutte (o quasi) le previsioni in Italia e dintorni
Si è tenuto a Legnaro (PD) il tradizionale focus sulle "Previsioni vendemmiali del Nord Est e non solo", organizzato dall’Agenzia regionale, con Regione Veneto, Avepa, Arpav, CREA-VE, e la collaborazione della Regione Friuli-Venezia Giulia e delle Province di Bolzano e Trento.
Unico nel suo genere in Italia, come ha detto Alberto Negro, Direttore di Veneto Agricoltura, il focus è stato l’occasione per presentare i dati previsionali quali-quantitativi della vendemmia 2018 nel Triveneto, in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia, nonché in Francia e Spagna. In questo modo, gran parte del “Vigneto Europa” è finito sotto la lente degli esperti regionali che hanno presentato i primissimi dati a disposizione. Tra questi, come ha ricordato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, spiccano i quasi 100.000 ettari del Veneto, al 90% a Denominazione, che si conferma prima regione vitivinicola italiana (previsti quest’anno circa 13 milioni di ettolitri di vino) e quarta potenza mondiale per quanto riguarda l’export di vino (2,13 miliardi di euro).
Read MoreVendemmia 2018: la situazione in Sicilia
In Franciacorta stanno già iniziando a staccare i primi grappoli dai vigneti del versante sud del Monte Orfano (dove la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali), con ottime premesse sia dal punto di vista della quantità che della qualità in tutta la denominazione, un po' più in basso - in Sicilia - stanno scaldando i motori.
Signori, ci siamo. Anche quest'anno si sta avviando la grande macchina della vendemmia, e con essa anche quella dei comunicati stampa che ci aggiornano quasi in tempo reale su come stanno andando le cose. Cominciamo allora con l'isola dei 100 giorni (di vendemmia): quelli che seguono sono i primi commenti di produttori della zona di Trapani, valle del Belice, Noto, Caltanissetta.
Read MoreVini 4 stagioni
Ci sono vini che preferiamo bere in inverno e altri in estate; vini "autunnali" e vini "primaverili". Questione di temperature esterne, di cibi, perfino di personal mood. E poi ci sono i vini "4 stagioni": quelli che dove li metti, stanno. E stanno bene, perchè sono sempre buoni, equilibrati, non sgomitano per imporsi all'attenzione, accompagnano volentieri il piatto semplice e quello più pretenzioso. Sono così discreti che durante un pasto rischiano perfino di passare inosservati, se non fosse che alla fine se così soddisfatto da renderti conto che, a ben vedere, alla buona riuscita del tutto ha contribuito anche quel certo vino, come testimonia la bottiglia vuota.
Read MorePeoples Choice Wine Award: quando i giudici sono i consumatori ( e basta)
Se l'autunno in genere è la stagione delle guide dei vini, la primavera è quella dei concorsi. Tra i moltissimi che si sono svolti, si stanno svolgendo e si svolgeranno però, ci permettiamo di segnalarne uno: il Peoples Choice Wine Award, il premio dei wine lovers. E' solo il secondo anno che si svolge questa insolita competizione, e quindi ad oggi è ancora poco conosciuta, ma l'interesse che ha suscitato fin dal primo anno è notevole.
Read MoreVerona Wine Top 2018 (infografica)
Il Verona Wine Top è il concorso enologico promosso dalla Camera di Commercio di Verona e riconosciuto dal MIPAAF che ogni anno mette in gara tutti i vini delle DOC e DOCG veronesi (ben 18) con lo scopo di valorizzare la produzione scaligera promuovendone la conoscenza dentro e fuori i confini provinciali. Come sempre (e come da regolamento) a giudicare i campioni vengono chiamati esperti del settore (enologi, sommelier, giornalisti) sia veronesi che di altre province, e quest'anno, per la prima volta, anche ristoratori.
Read MoreVino che s'indossa, vino che arreda
Ci sono vini che non devono necessariamente essere bevuti. O meglio sì, si bevono, ma si possono anche indossare, come tessuti. Persino come gioielli. O utilizzare come complementi d'arredo. Ciò premesso, veniamo alle notizie. La prima è che anche quest'anno si terrà un'insolito quanto interessante evento dedicato alla creatività orafa, "Gioielli in Fermento": si tratta di un concorso internazionale riservato a designer, artisti, orafi, (sia emergenti che professionisti), per un ornamento inedito ispirato al tema.
Read MoreValpolicella, mezzo secolo di DOC
..e di annate belle, brutte, terribili, meravigliose, superlative, da dimenticare. Mezzo secolo di fatiche, di lavoro, di travagli, di sperimentazioni, di conquiste, di successi, di cadute. Di baruffe chiozzotte, di questioni aperte, di problemi irrisolti, di domande insoddisfatte.
Quando si compie mezzo secolo di vita, in genere si cerca di fare almeno un veloce bilancio, per ricordare da dove si era partiti e rendersi conto di dove si è arrivati, con la prospettiva di andare avanti e (naturalmente) migliorare. Compito di un cronista (tra l'altro) è registrare avvenimenti e persone, per consegnarli poi a chi ne avrà voglia, in vista di una riflessione più approfondita e pacata o, come direbbe l'immortale Sallustio (con la "o" finale, mi raccomando), sine ira et studio.
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