I mercati anglosassoni (USA + UK) restano quelli più importanti per i vini italiani, ma alla luce delle attuali turbolenze geopolitiche appaiono anche i più problematici. Di seguito il cs dell'Unione Italiana Vini:
Read MoreOCM vino
Matteo Marenghi nuovo direttore del Consorzio Vini Oltrepo Pavese
A partire dal 1 gennaio 2012, la terza denominazione d'origine più importante d'Italia, l'Oltrepo Pavese (13.500 ha vitati, di cui 4 mila a croatina, 3000 a pinot nero, 2.600 a barbera e 1300 a riesling) sarà guidata da un giornalista ed esperto agronomo: Matteo Marenghi. Le righe che seguono sono copincollate dal comunicato stampa ufficiale diramato in queste ore (e che mi ha raggiunto a trieste, tra un bicchiere di Terrano sparkling e uno di Terrano passito).
"Laureato in Scienze Agrarie con tesi in viticoltura e Master in Enologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Marenghi è iscritto all’albo dei dottori agronomi e a quello dei giornalisti. Dopo esperienze di lavoro dipendente si è dedicato alla libera professione; per 11 anni ha diretto il periodico “Vignevini” edito da “Il Sole 24 Ore–Edagricole” e successivamente ha scritto per le più note riviste tecniche nazionali e siti internet dove si è imposto soprattutto come editorialista.
Esperto di marketing del vino è stato consulente di amministrazioni provinciali, aziende private, cantine sociali, consorzi, vivaisti. È autore di diversi libri fra cui il “Manuale di viticoltura”, opera cui hanno contribuito eminenti docenti universitari, e della versione italiana di due testi francesi: “Le marketing du Vin” e “Terroirs viticoles”.
Unirsi si può: la Charta del Lago di Caldaro
Brand e Doc, un rapporto problematico
In un pezzo dell'ottimo Maurizio Gily sull'ultima newsletter di Millevigne si parla, tra l'altro, di un argomento quanto mai attuale: la nuova pelle dei Consorzi di Tutela dopo il ciclone OCM vino, in particolare per quello che riguarda la comunicazione istituzionale.
Promozione nei Paesi Terzi: una nuova Golden Rush?
Premessa: l'attuale OCM vino porta in dote all'Italia un bel mucchietto di soldini, oltre EUR 1.8bn. Per spenderli, abbiamo tempo fino al 2014. Questi finanziamenti si suddividono in una serie di misure, tra le quali spicca quella relativa alla promozione del vino italiano: ben EUR 377 m. Una specie di Eldorado alla conquista del quale si stanno lanciando in molti, a testa bassa e spesso senza avere le idee chiare: l'importante è andare nei Paesi Terzi a promuovere il vino italiano, non importa come, quando e perchè. Il rischio è quello di sprecare un sacco di risorse perdendo molto: tempo, soldi, opportunità. Perchè questo è l'ultimo treno. E' forse il caso, allora, di fermarsi un momento per riordinare le idee, e soprattutto gli uomini. Un invito che ci viene dall'amico giornalista Marco Mancini, per anni direttore del settimanale "Il Corriere Vinicolo", e che oggi ritroviamo con piacere sulle pagine di una nota testata di settore.
Ben tornato in azione, Marco!