E’ facile.
Basta accendere il computer (o il tablet, o perfino lo smartphone), iscriversi all’Italian Wine Week (è gratis) e mettersi comodi.
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(Ph.credits: Paula Paula via Pixabay)
E’ facile.
Basta accendere il computer (o il tablet, o perfino lo smartphone), iscriversi all’Italian Wine Week (è gratis) e mettersi comodi.
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(ph: Engin_Akyurt)
Cos’hanno in comune i Paesi che finora hanno adottato le contromisure più efficaci nella lotta al COVID-19?
Sono tutti retti da leader donne.
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L’Alto Adige è una regione famosa per i suoi bianchi e il 2019 si sta dimostrando essere un’annata particolarmente felice, come risulta dal comunicato del locale Consorzio Vini che riportiamo.
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(Spoiler) ll consumatore finale (come sempre).
Il quale, più che probabilmente, ricambierà chi si è sempre interessato a lui/lei (e ignorerà tutti gli altri).
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“Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.” (Cor. 5, 6-8)
L’alba di un nuovo inizio
Invece di sprecare il tempo a deprecare (e imprecare contro) la mala sorte che in questo 2020 ci ha regalato la prima pandemia dell’era globale, invece di preoccuparsi / lagnarsi per il mondo che troveremo quando anche questa fase passerà, perché non proviamo a sfruttare il momento? Il mondo che troveremo “dopo” sarà diverso da quello cui eravamo abituati prima del manifestarsi della pandemia di COVID-19. Quanto sarà diverso, ancora non è possibile dirlo, ma è certo che alcuni cambiamenti sono irreversibili: indietro non si torna. Gli attuali momenti sono un’occasione irripetibile per adattarsi.
Read MoreMaybe we have been too optimistic.
Read MoreUno stand cinese vuoto a Vinexpo 2020, quando ancora non sapevamo cosa stava per piombare addosso anche a noi e al resto del mondo (ph. courtesy by Per Karlsson)
Siamo animali socievoli, diceva Aristotele. Abbiamo bisogno di stare fisicamente in mezzo ai nostri simili, di avere contatti fisici con loro, perciò ogni limitazione o divieto in tal senso ci creano confusione, disappunto, disagio, rabbia.
Pure, a volte è necessario, anzi vitale. E, dal momento che ci vantiamo di essere anche animali senzienti e ragionevoli, dovremmo capirlo - e anche se non lo capiamo, adeguarci.
Read MoreA chi usa le parole come strumenti di lavoro - giornalisti, blogger, comunicatori in genere - non dovrebbe essere sfuggito in questi giorni, più che in altri momenti, l’uso sconsiderato, isterico e spesso contraddittorio che tanti (c.d.) colleghi ne fanno, soprattutto nei titoli dei giornali o nelle aperture dei servizi televisivi - per tacere del web. Gli aggettivi apocalittici si sprecano, e siccome in questi anni la gente è stata drogata con dosi sempre più massicce di parole forti e titoloni ad effetto, trovarne adesso che facciano ancora più impressione sta diventando una vera impresa, perché si stanno esaurendo tutti i superlativi, i peggiorativi e le iperboli che la lingua italiana prevede.
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