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(Ph.credits: Paula Paula via Pixabay)

(Ph.credits: Paula Paula via Pixabay)

Come incontrare buyers senza spostarsi da casa

May 20, 2020 in Ségnati in agenda

E’ facile.

Basta accendere il computer (o il tablet, o perfino lo smartphone), iscriversi all’Italian Wine Week (è gratis) e mettersi comodi.

Dal 26 al 28 maggio si svolgerà l’Italian Wine Week, una fiera del vino online organizzata da Wine Events Worldwide e indirizzata a produttori, buyers e importatori. Lo scopo è lo stesso di qualsiasi analogo evento nella vita reale, far incontrare l’offerta di vino con la domanda e i rispettivi protagonisti. Avendo già svolto con successo la Spanish Wine Week, gli organizzatori sperano di ripetere gli stessi lusinghieri risultati con una iniziativa gemella incentrata sul mondo del vino italiano. Grazie a sessioni guidate da esperti del settore, la tre giorni offrirà momenti di formazione professionale agli addetti ai lavori, e se non mancheranno le presentazioni di nuovi vini da parte di produttori di "vini boutique”, per dare risalto anche alle denominazioni italiane meno famose e a territori poco noti, ci saranno anche quelle riservate ai vini più richiesti - o chiacchierati - del momento. Un esempio fra tutti, l’Amarone della Valpolicella, che sarà presentato da un marketer (e wine blogger) che lo conosce bene: Giampiero Nadali. Formazione a parte, sarà possibile concludere affari tramite incontri riservati online, che i buyers potranno programmare contattando i produttori interessati direttamente nella loro pagina profilo.

Alla Spanish Wine Week hanno partecipato importatori e distributori di vino da tutto il mondo, tra cui Giappone, Stati Uniti, Scandinavia e Australia, e anche per quella italiana sono attesi tra i 500 e i 1000 professionisti iscritti. Le premesse sono ottime, non resta che verificarle, partecipando a questa 3 giorni . Basta iscriversi qui.

Tags: Italian Wine Week, Giampiero Nadali, Amarone della Valpolicella, wine blogger
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Perché il vino è un prodotto della natura. E la natura ha i suoi tempi. Non i nostri, sempre così affannati, nevrotici, insufficienti. Per fare un grande vino ci vuole tempo, per fare un bambino ci vuole tempo, per fare del pane (quello buono) ci vuole tempo, tempo... e tranquillità. Anche per scrivere ci vuole tempo, perciò non pensiate di trovare nuovi post ogni santo giorno. Prendetevi tempo per leggere queste pagine. E lasciatene un po’ anche a me: ad essere pigro non c’è solo il vino.


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