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Dell'uso dei premi e altre storie

 Si dice sempre che non c'è mai abbastanza tempo per leggere tutto quello che si vorrebbe (o dovrebbe). Anche sul web - anzi, soprattutto sul web. Distratti da mille fonti d'informazione che ci sommergono più di rumore che di valide informazioni, sommersi dal rumore di fondo (il buzz della rete), che fa tanto volume ma poca ciccia, c'è il fondato rischio di perdersi pezzi che invece vale la pena conoscere. Molto opinabilmente, ecco perciò una piccola rassegna ragionata di quello che nell'ultima settimana abbiano letto d'interessante. 

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Le aziende e i social media: 3 parole-chiave

 In principio fu il sito web.

Erano gli anni '90, e nel bel mezzo della generale sbornia d'entusiasmo per i (ri)trovati fasti del vino italiano, non c'era praticamente azienda   che non stressasse consulenti, p.r., uffici marketing, comunicazione e pubblicità per aprire il sito Internet.

A poco o nulla servivano i tentativi di arginamento di alcuni ("Perchè vuole aprirlo? Come pensa di utilizzarlo? Chi lo seguirà?"): i più incassavano il "voglio"  e accontentavano il cliente, lisciando cinicamente il pelo al suo narcisismo con un bel sito emozionale farcito di foto, animazioni in flash e irritanti musichette.

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Un vino per 4square

...ma anche per Facebook. O Twitter. O LinkedIn.

In altre parole: se i più popolosi social networks fossero altrettanti vini, cosa sarebbero?

Tranquilli, non è una domanda seria, ma una specie di gioco, come può esserlo l'abbinamento di un vino o di un tipo di uva ad un segno zodiacale.

Sarà in ogni caso uno degli argomenti su cui si potrà discutere questa sera a Borgo Rocca Sveva (Soave, Verona): per la serie "Incontri di primavera", alle 20.30 gli interessati potranno intervenire ad un momento di conoscenza a proposito di nuovi consumatori & nuovi media: dal tramonto del wine critic all'inizio di un new wine cricitism.

Da Parker ai social media, insomma, per capire se è cambiato - e quanto, e come - il modo di comunicare il vino ai giovani e non solo.

Alla presentazione seguirà ovviamente una degustazione dei vini della Cantina di Soave. Essendo i posti limitati, i primi che arrivano... si siedono (gli altri stanno in piedi).

Personalmente detesto i quarti d'ora-mezz'ora  di ritardo, accademici o no, e cerco sempre di essere puntuale.

Fatevi un favore e siatelo anche voi.

 

P.s.: per ogni info, chiamate questo numero: 045. 6139845.