E’ di nuovo (quasi) tempo di vendemmia, e quest’anno la situazione si mostra più complicata della precedente. In attesa di avere un quadro più definitivo della situazione viticola veneta, ecco qualche spunto dai canali ufficiali della Regione.
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Il Veneto spinge sulla ricerca dei vitigni resistenti
Nel Veneto sono 24 le varietà resistenti finora autorizzate.
Lo si predica ormai da anni a tutti i livelli: basta chimica nell’ambiente, incluso quello viticolo. Ne va del futuro dell’ambiente stesso, ma soprattutto della salute di chi vive. Per questo la Regione Veneto da tempo promuove programmi e progetti volti a ridurre l’uso di prodotti fitosanitari in viticoltura, soprattutto in alcune complesse situazioni locali. In quest’ottica sta prendendo forza anche la strategia di utilizzare varietà di vite “resistenti” alle principali fitopatie. Si tratta di vitigni derivati da programmi di incroci naturali con varietà di vite che contengono particolari caratteri di resistenza, principalmente alla peronospora e all’oidio e che per questo richiedono un numero ridotto di trattamenti chimici rispetto alle varietà tradizionali.
Read MoreDove va la viticoltura del Nord Est?
Un ritardo medio di inizio vendemmia di 8/10 giorni rispetto allo scorso anno; uno stato sanitario delle uve ottimale (al momento), ma un calo complessivo della produzione di circa il -10%, con punte anche superiori in alcune aree colpite da pesanti grandinate e dalle gelate tardive di aprile.
Per il Veneto si parla di - 12%, per il Trentino -8%, per la provincia di Bolzano -10%, per il Friuli -18%.
Nonostante questo, nel complesso, quella del 2021 si prospetta come una annata di alta qualità.
Read MoreLa vendemmia 2012 secondo la FIVI
Interessante sguardo d'insieme al "vigneto Italia" quello che ci viene presentato dall'ultimo comunicato stampa della FIVI. In un momento in cui in alcune parti la vendemmia è già iniziata, e in altre sta partendo, si prova a tracciare un quadro di una situazione viticola, questa del 2012, a dir poco difficile, e dalla quale, a dispetto dei soliti trionfalistici proclami di certe associazioni di categoria, non è realistico aspettarsi capolavori di vini. Non nel breve termine, almeno (e non dovunque).
Cosa dicono dunque i Vignaioli Indipendenti? Da Nord a Sud, da Ovest a Est pochi concetti chiave si ripetono: stress idrico, calo delle rese, rallentamenti o arresti di maturazione, anticipi di vendemmia. Il comunicato completo è scaricabile da qui, in questo post riassumiamo in breve le situazioni riportate suddividendole per macro-aree.