Al Sud, stress idrico e assenza di escursioni termiche hanno portato alcune cultivar a disidratarsi più del solito. In alcuni casi (Aglianico del Vulture, Primitivo) si prevedono anche cali delle rese. Va meglio la Sardegna, dove non si avrenno diminuzioni delle quantità grazie all'elevata umidità di cui il terreno ha fatto scorta durante l'inverno e che in questi mesi senza pioggia ha provveduto a rilasciare. In tutti i casi si prevede un anticipo di vendemmia.
Al Centro le situazioni dei vigneti variano a seconda degli episodi di grandine che possono aver sofferto nelle scorse settimane (anche se i danni sono stati limitati), soprattutto nel Lazio, ma in ogni caso, qui come in Abruzzo e Umbria, la vendemmia inizierà con un anticipo fino a 10 giorni. Previsto un calo delle quantità (intorno al 20%).
Variegata anche la situazione di Marche e Toscana: il verdicchio avrà la sua brava vendemmia anticipata. In Toscana lo stress idrico e la fotosintesi ridotta hanno portato ad un rallentamento della maturazione di molte viti, che si trasformerà in arresto vero e proprio se nei prossimi giorni non arriverà un po' d'acqua. Quantitativi di uve ridotti anche fino al 50% invece in Emilia, dovesi è potuto tamponare qualche situazione solo ricorrendo all'irrigazione di soccorso al momento dell'invaiatura.
Nord Italia: anche qui qui si lamentano stress idrico e rallentamento della maturazione. Per fortuna le uve si presentano in genere sane. Raccolta anticipata comunque, sia per il Moscato che per il nebbiolo. Più in difficoltà invece la Franciacorta: l'effetto combinato della siccità e gli attacchi di oidio dei mesi scorsi hanno inciso sulla quantità, che in alcuni casi presenta cali fino al 40%.
In Veneto, la Valpolicella sarà alle prese con il solito problema degli zuccheri, che spingeranno l'alcol alle stelle, mentre nell'area del Prosecco la pazienza delle viti - e dei viticoltori - è arrivata al capolinea: se non piove nei prossimi giorni saranno guai seri. La vendemmia inizierà comunque con un anticipo di una decina di giorni sul 2011.
In difficoltà il Friuli: le viti sono in forte stress, e si denunciano arresti di maturazione; il calo di quantità previsto arriva al 50%. Ma non è ancor detta l'ultima parola: un temporale, e la situazione si potrebbe recuperare.
In Alto Adige il quadro è abbastanza nella norma, sebbene quest'anno abbiano avuto qualche grattacapo dalla peronospora, soprattutto nella zona del Lago d Caldaro; una jattura con cui il vicino Trentino ha dovuto fare i conti fin da maggio. Assicurato il calo delle quantità d'uva: -20%, a causa della povertà di acini per grappolo e anche di fenomeni violenti di grandine che in alcune zone sono stati distruttivi. La vendemmia delle basi spumante è già iniziata, in anticipo di una decina di giorni rispetto alla norma.
L'ultimo report, questa volta più incoraggiante, ci arriva dalla Val d'Aosta; qui le uve si presentano molto belle e sane, ben mature, preludio ad una produzione si aggirerà intorno ai 70/80 quintali per ettaro. La raccolta delle varietà precoci come il Pinot grigio inizierà fra una settimana, con grande anticipo, oltre un mese, rispetto alle annate medie, e di una settimana sul 2011.