Si dice sempre che non c'è mai abbastanza tempo per leggere tutto quello che si vorrebbe (o dovrebbe). Anche sul web - anzi, soprattutto sul web. Distratti da mille fonti d'informazione che ci sommergono più di rumore che di valide informazioni, sommersi dal rumore di fondo (il buzz della rete), che fa tanto volume ma poca ciccia, c'è il fondato rischio di perdersi pezzi che invece vale la pena conoscere. Molto opinabilmente, ecco perciò una piccola rassegna ragionata di quello che nell'ultima settimana abbiano letto d'interessante.
Robert Parker
Robert Parker Jr, e il tramonto del wine criticism
Il mondo sta cambiando più in fretta di quel che riusciamo a metabolizzare, e quel che è peggio non aspetta nessuno. Il mondo del vino sta cambiando, il consumatore del vino è (già) cambiato, perciò qualcuno dica a certi soloni (soprattutto italiani) della critica enologica di darsi una mossa, se non vogliono diventare obsoleti ancor prima della pensione.
In un mio articolo per la testata Millevigne, - eccezionalmente in chiaro: grazie, direttore! - ho ripercorso le tappe principali della carriera e del successo del più famoso (e probabilmente il più ricco e potente) dei wine critics internazionali: Robert Parker Jr. Quando l'avrete letto, capirete perchè in Italia nessuno potrà mai aspirare a imitarne le gesta (per non parlare della ricchezza e del potere acquisiti)...
L'articolo completo si trova qui.