Se non fosse una coincidenza si potrebbe pensare ad un segno del destino. In un momento in cui l’Italia prova a ripartire, un’ antica varietà del Sannio, da sempre sinonimo di festa, riceve l’OK del Comitato nazionale per la classificazione delle varietà di viti alla sua richiesta di iscrizione al Registro delle Varietà di viti. Tra poco perciò potremo salutare il riconoscimento ufficiale di una nuova stellina nel già ricco firmamento dei vitigni italiani. La dimostrazione che il patrimonio ampelografico nazionale è più ricco di quel che sembra e che le sorprese non sono (ancora) finite.
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Gennaio tra innovazione, degustazioni e business
Mese complicato, zeppo di cose, di assaggi, di incontri, questo gennaio.
L'estratto secco però si può riassumere in due sole parole: innovazione e business. Questi concetti sono stati al centro del secondo, intenso Wine Business Innovation Summit (tenutosi a Monaco di Baviera) del quale, questa volta, gli interessati potranno leggere qualcosa in un (autorevole) sito altro, che solitamente non parla di vino.
Innovativo, o meglio nuovo rispetto alle edizioni precedenti è stato anche il tradizionale appuntamento "Amarone in Villa" a Villa de Winckels.
Il grido di aiuto dei vignaioli piemontesi (filari di barbera affittasi...)
Non sono tempi facili, questi, per il settore vitivinicolo. Soprattutto quello cooperativo. Mentre c'è chi si illude di risolvere i suoi annosi problemi "lavando i panni sporchi in casa", nell'illusione che nessuno si accorga di nulla (nell'era di Internet! beata ingenuità!), altri scelgono al contrario di gridare ai quattro venti tutta la loro frustrazione e di mettere in piazza le loro difficoltà.