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Vignaioli in fiera e al mercato

Sono ben due gli appuntamenti con i vinibuoni dei vignaioli in terra trentina, in questa seconda metà di aprile. Si vede che con la primavera si risveglia anche la voglia di tuffarsi nel pubblico dei #winelovers...

Il primo appuntamento avrà luogo a Trento, e a organizzarlo sono le giovani promesse - insieme ad alcune collaudate certezze -  dell'enologia trentina. Stanchi di dover dipendere sempre dalle idee (e soprattutto dai soldi) altrui, hanno deciso di far da se': da domani a domenica 20, presso la Fiera di Trento, "i Vignaioli del Trentino, giovani o con le tempie grigie", come si legge nel comunicato, si presentaranno per far gustare i loro vini, che si potrà acquistare a prezzi convenienti.

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arRIVAno i Vignaioli!

LaLa carica dei 40; tanti sono i vignaioli del Trentino che sabato 1 settembre saranno presenti nella bella cittadina gardesana appartenente al territorio di loro competenza (per i deboli in geografia: Riva del Garda).

ArRIVAno i Vignaioli, dunque, per il secondo anno consecutivo, con oltre 150 bottiglie in degustazione che spazieranno dai TrentoDOC ai vini da vitigni autoctoni come Nosiola, Traminer, Teroldego, Marzemino, Lagrein, Moscato Rosa...senza tralasciare quegli internazionali così di casa dalle loro parti e che spesso danno risultati tutt'altro che disprezzabili.

L'evento - aperto alla stampa dalle 11, al pubblico dalle 17, fino alle 23 - è organizzato dall'Associazione Vignaioli del Trentino in collaborazione con il Comune di Riva e con Ingarda.

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Vinix Live! n.6: Pojer e Sandri

 Qualcuno se n'è accorto da un pezzo, altri fanno finta di non vedere/capire, ma il processo è ormai in atto ed è irreversibile: la frattura tra il mondo delle istituzioni (vinicole e non) e una certa parte di quelli della produzione e del consumo del vino esiste, ed è sempre più estesa e profonda. Non è un'impressione, è un dato di fatto. Da un lato, gli scoraggianti risultati (o addirittura il fallimento,con pesanti strascichi economici, d'immagine e altro) di tante manifestazioni-eventi-iniziative dedicate alla promozione del vino, dall'altra la stanchezza di tanti produttori (che non ne possono più di sentirsi tirare la giacchetta a destra e a manca dall'ente di promozione di turno, o dal Consorzio, dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione...e via a salire, che chiede loro di partecipare all'ennesima fiera-sagra-mostra-mercato-festival-salone-galà). E poi i consumatori: a parlar loro di certe kermesse messe in piedi dai soliti noti  (istituzionali e non) ormai gli viene l'orticaria. E rispondono con sempre maggior noia, disinteresse, disaffezione, senso critico. Oppure non rispondono affatto: le disertano.

Eppure la richiesta di cultura del vino in senso lato esiste ancora, ed è anzi più viva che mai...

che fare, dunque?

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