Quante facce ha la crisi?
Non c'è solo quella, nerissima, di chi ha perso il lavoro e non riesce a ricollocarsi; di chi lo cerca e non lo trova - e di chi ha perfino smesso di cercarlo. C'è anche la faccia grigiastra di chi sta vivendo un momento positivo e non può investire, scontrandosi con le altrui difficoltà finanziarie e la crisi di liquidità delle banche.
E' il caso della Valpolicella del vino (perchè quella del marmo è in sofferenza da anni), le cui imprese performano meglio delle colleghe veronesi (pur essendo, di conseguenza, anche mediamente più indebitate); nel complesso, comunque, il distretto del vino veronese vale oltre 10 milioni (fatturato medio del 2010). E se il PIL regionale appare stabile nel 2011, per il 2012 le proiezioni danno segno negativo anche in Veneto (-1,6%).