Nella degustazione tecnica di un vino, di solito ci si concentra su una serie di dettagli sensoriali: il colore, le sfumature, la viscosità del liquido nel bicchiere, l’insieme dei profumi, il gusto, la struttura, la persistenza, eccetera. In pratica, tutti i nostri sensi vengono messi al lavoro. Tutti, in genere, eccetto uno: l’udito. L’udito viene sollecitato solo al momento della stappatura e al massimo, del versamento del vino nel bicchiere. Ma non ci si fa caso più di tanto. A meno che non sia uno spumante: il plop di un tappo di spumante ha sempre un suo fascino - ma, anche qui, non si va mai oltre l’emozione del momento.
Read MoreEdizioni Ampelos
Intrecci di vite: il libro
Vignaioli che diventano tali dopo una vita passata a fare tutt’altro. Vignaioli che s’incaponiscono su vitigni che nessuno apprezza, su terreni che nessuno vuole, in denominazioni che non esistono (ancora). Vignaioli che fanno il vino a mano, dal campo alla cantina - senza mezzi agricoli, senza tecnologia, senza nemmeno una pompa. Vignaioli i cui vini non hanno mercato, ma la cui insistenza nel proporli, anno dopo anno, dopo anno, finisce per crearlo. Cocciuti come nessuno, ostinati fino alla testardaggine, incrollabili, determinati.
Read MoreAltrove a Sud
“Altrove a Sud” - versione italiana di “South of Somewhere” di Robert V. Camuto, è un libro che consiglio a chi ama il vino e il Sud Italia. E’ una carrellata di personaggi, zone, vini, vite, esperienze, paesaggi, storie, magnificamente resa con lo stile asciutto, puntuale e curioso del giornalista americano. Un osservatore esterno capace di cogliere e valutare situazioni e persone con occhio attento e disincantato, mediato però da un sentimento di affezione e nostalgia per un vissuto - e una terra - a cui sente di appartenere almeno in parte.
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