Vignaioli che diventano tali dopo una vita passata a fare tutt’altro. Vignaioli che s’incaponiscono su vitigni che nessuno apprezza, su terreni che nessuno vuole, in denominazioni che non esistono (ancora). Vignaioli che fanno il vino a mano, dal campo alla cantina - senza mezzi agricoli, senza tecnologia, senza nemmeno una pompa. Vignaioli i cui vini non hanno mercato, ma la cui insistenza nel proporli, anno dopo anno, dopo anno, finisce per crearlo. Cocciuti come nessuno, ostinati fino alla testardaggine, incrollabili, determinati.
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