La vera identità dell'uva Spigamonti (e qualche altra notizia)

 I rapidi progressi della genetica varietale stanno svelando uno dopo l'altro alcuni misteri che si sono protratti per anni. Uno degli ultimi riguarda l'uva Spigamonti, un vitigno scoperto nel 2000 dal tecnico della Cantina di Negrar, Claudio Oliboni, nei vecchi vigneti di un loro socio in località Montecchio di Negrar. Non riuscendo a identificarla con nessuna delle varietà fino ad oggi note, si era concluso che si trattava di una delle molte uve autoctone dimenticate della Valpolicella, e nel 2013 con Decreto Ministeriale era stata addirittura inserita nel Registro nazionale delle Varietà di vite... Peccato che recentemente si sia scoperto che , in realtà, non di un vitigno indigeno si tratta, bensì di Aspiran Bouschet, un incrocio nato in Francia nel 1865, "figlio" di Aspiran Noir e Teinturier (su VQ l'articolo completo). Questo ovviamente non toglie nulla ai suoi molti pregi - dal forte potere colorante alla sua resistenza a tutte le malattie crittogamiche - ma soprattutto non ci dice nulla su come e perchè quest'uva originaria del Sud della Francia sia finita in quest'angolo di Veneto occidental... Il mistero ampelografico è risolto, quello storico è solo iniziato.

E a proposito di Storia (e di tempo), dal prossimo mese fino a tutto il 2015 per chi lavora nel mondo del vino sarà una specie di grande corsa senza soluzione di continuità: inizia la stagione delle grandi fiere (comprensiva della Fiera delle Fiere, Expo 2015). La prima che si affaccia sul calendario (imperdibile per l'Italia), è Prowein. Il giornalista Matthias Stelzig affronta sul portale ufficiale della fiera la sempre attuale e spinosa questione del livello di cultura digitale (e social) degli imprenditori del vino, intervistando esperti del settore (tra i quali chi scrive) e produttori (anche italiani), e fornendo alcuni utili consigli su quali strumenti online usare, e come. L'essenza di tutto? "Change". Il cambiamento. Strategie e messaggi non possono essere rigidi e fissati una volta per tutte,  devono continuamente adattarsi ai comportamenti e alle reazioni sempre nuove dei consumatori (sì, gestire la comunicazione sul web è un lavoro. A tempo pieno). 

Chiudiamo con la segnalazione dell'avvenuta premiazione di un concorso abbastanza curioso (ma utile): quello per le migliori aziende di catering e banqueting. "King of Catering Bisol 2015" (sponsor l'omonima, eclettica azienda prosecchista) ha l'obiettivo di portare all'attenzione degli addetti ai lavori wine&food un mondo che solitamente resta abbastanza dietro le quinte, ma che invece è alla base di ogni evento ben riuscito. Il tema di gara di King of Catering 2015 è stato “Cum Grano salis- un lunch di lavoro sano e intelligente: i catering si sono sfidati nella preparazione di buon, ma leggero, lunch di lavoro (limite di spesa per e materie prime a persona: 18 Euro). Alla fine, sono stati assegnati i seguenti premi assoluti:

King of Catering PlatinumValentino Catering (Siracusa)
King of Catering GoldSire Ricevimenti D'Autore (Napoli)
King of Catering Silver: Summertrade Servizi Ristorazione e Ricevimento (Rimini)
King of Catering BronzeCaffe Scala Banqueting (Milano)