Brasile

Del Brasile, del vino e dell'acqua (di fiume)

"Il Brasile è un Paese decisamente avviato lungo la strada, non proprio in discesa, della democrazia. E’ ricco di risorse naturali ed anche di diseguaglianze sociali che non lo rendono triste però, perché sa guardare al futuro con ottimismo (se non ricordo male, è il paese al mondo con la più alta percentuale di giovani sotto i 30 anni, ndr). Per il vino italiano il Brasile resta una promessa incompiuta. Le statistiche dicono di un 2013 chiuso per l’Italia con un export in calo del 17% in volume, ed un valore pressoché pari a quello dell’anno precedente.

Rispetto ai vini europei, quelli importati dal Cile e dall’Argentina godono di tassazione agevolata"

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Il mercato cinese? Non è l'Eldorado

BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), ultima frontiera. Eccovi i viaggi del vino italiano alla scoperta di nuovi mercati, fino ad arrivare la' dove mai nessuna bottiglia è mai giunta prima. O quasi. E la Cina è uno di questi nuovi spazi da conoscere e colonizzare: non c'è quasi azienda (e non solo italiana) che non ci stia provando.

Ma è davvero tutto oro quel che balugina la' in fondo? Ne abbiamo parlato con un capitano di avventure enoiche di lungo corso: Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, reduce da un riuscito (quanto altamente impegnativo) trentennale del Premio Masi (all'estrema dx nella foto d'apertura con i premiati dell'anno). 

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