Ci sono vini che dicono autunno fin dalle prime gocce che scendono nel calice. Sanno di ultimi bagliori d'estate, vibrano come le foglie che si staccano da alberi e piante. Tre vini, molto diversi tra loro, una sola stagione: autunno, decisamente.
Antonio, Rosso Veneto IGT - Tenuta Aria Valentina, Giusti Wine . Ha il colore di certe foglie in questi giorni, rosso rubino scuro, profondo, lucido. I profumi sono quelli del sottobosco e degli ultimi piccoli frutti selvatici: funghi, muschio fresco, more rosse e nere, mirtilli. Bevendolo, alla frutta si sommano le spezie: pepe nero, chiodo di garofano, poca vaniglia. La parte più interessante è però la sensazione tattile: ricorda quella del velluto a coste, un countrystyle sempre di moda. Antonio è un blend di Merlot e Cabernet Sauvignon cui la ruvida Recantina dona quel tocco di rustica autenticità che fa di questo vino un figlio di questa porzione del Veneto orientale: cortese, ma spiccio. Quel genere di vini che non vuole piacere per forza, e non fa nulla per addolcire qualche asperità di carattere. Ciononostante, Antonio è un vino succoso, con una magnifica bevibilità, perfetto con zuppe rustiche, piatti di carne brasata, cacciagione e fors'anche da solo, davanti ad un camino acceso, mentre aspetti che cuociano le castagne.
Palazzo di Campiano Valpolicella Superiore 2011 - Az.agr.Vicentini. Campiano è una piccola frazione del Comune di Cazzano di Tramigna, sul limite orientale estremo della DOC Valpolicella. E' poco più di un sospiro di terra, un borgo minuscolo di poche case e un cocuzzoletto, eppure da alcuni anni sembra essere diventato una specie di Eldorado: vogliono tutti andar lì, a piantarci vigne. A Campiano Sandro Gini sta costruendo la sua seconda cantina - son 30 anni che ha vigne e produce vini quassù - e sempre a Campiano ha vigneti un altro famoso bianchista: Agostino Vicentini. Questo suo Palazzo di Campiano è il Valpolicella Superiore che piace a chi sa com'era questo vino prima dell'ubriacatura collettiva per l'appassimento: un vino che nasce semplicemente da uve scelte e mature il giusto, nè troppo, nè troppo poco. Semplice, diretto, equilibrato: frutta rossa al naso e in bocca, bella acidità, grande armonia d'insieme, e un ricordo di mandorla amara sul finale. Un Valpolicella che non ha nulla di sontuoso o cerebrale: si beve (e si ribeve) con piacere e basta. E la bottiglia è subito finita.
Syraco - Sirah Terre Siciliane IGT, Baglio di Pianetto. Il terzo vino che sa d'autunno arriva dalla terra del sole e del vento di sud est, lo scirocco, che spesso spettina Siracusa. E' uno sirah in purezza da vigneti della Contrada Baroni (Noto), raccolto a mano e fermentato con i suoi lieviti, affinato poi per un anno in legni piccoli vecchi e nuovi. Rosso rubino scuro e denso, è un vino quasi introspettivo: non esplode in profumi intensamente fruttati, gioca sui sentori di spezie nere e dolci, un po' di frutta rossa e fiori quasi secchi. E' elegante, armonioso, setoso, ma anche asciutto, austero; perchè l'estate è finita, anche in Sicilia.