Negli anni scorsi, noi di Terroir Amarone siamo stati impegnati soprattutto su due fronti: quello, prettamente locale, delle degustazioni per vini di vallata, e quello, più generale, della consulenza sulla Valpolicella stessa.
Ora è tempo di fare un passo avanti, anzi oltre. Oltre confine, per la precisione.
Ed ecco allora che il 30 ottobre, a Montreux, in Svizzera, guideremo una degustazione di una ventina di vini della Valpolicella davanti ad pubblico internazionale composto da una sessantina di appassionati e di professionisti del settore : ristoratori, sommelier, enotecari, buyer, ecc. Nella foto, la sala dell'Hotel Majestic in cui si terrà l'evento (nel primo pomeriggio). Insieme a noi ci sarà anche una terza persona, un esperto internazionale: forse l'editor di una rivista del vino, forse un Master of Wine. Gli accordi sono ancora in corso, c'è tutta l'estate per decidere.
Quali saranno i vini (e quindi le aziende) che presenteremo? L'elenco si trova in fondo a questo post. Qui mi interessa di più rivelare i criteri con cui abbiamo scelto gli uni e le altre, e l'ambito al cui interno s'inserisce questa degustazione (piuttosto eccezionale).
L'ambito è quello della Digital Wine Communication Conference, che si terrà a Montreux dal 31 ottobre al 2 novembre: il 30 è il giorno dell'ormai tradizionale BYOB dinner, la cena rompighiaccio che inaugura l'intenso lavoro di networking che si svolgerà nei giorni successivi, e quest'anno per la prima volta il pomeriggio della giornata sarà dedicato ad alcune Masterclass, aperte anche al pubblico (ovviamente pagante). Il programma è ancora in via di definizione, ma sono già state messe a calendario la Masterclass del Tokaj e quella della Valpolicella, appunto.
Per quest'ultima, gli organizzatori della conference ci hanno chiesto di presentare "vini rari e/o di cantine piccole e sconosciute, o quasi". Circa i vini, ci siamo concentrati su due tipologie: l'Amarone della Valpolicella di vecchie annate e il Valpolicella Superiore. Niente Ripasso dunque, nè vini con uve più o meno appassite (se no, dove sta la novità?). Circa le cantine, abbiamo scartato a priori i soliti nomi, i blasonati o quelli dei grandi numeri, e siamo andati alla ricerca delle cantine piccole e soprattutto nuove. Quelle che, avendo iniziato a produrre da poco con proprie etichette, non soffrono della sbornia da successo per i vini d'appassimento, ma hanno ancora chiaro in mente la tradizione, l'ideale, il vino identitario della Valpolicella. Sono cantine che curano il Valpolicella d'annata come se fosse un vino da 20 Euro (anzichè da meno della metà), o che addirittura destinano un singolo vigneto per ogni loro etichetta. A parte due o tre nomi, che abbiamo scelto perchè altamente rappresentativi della loro zona, tutte le altre sono cantine giovani, con produzioni (ancora) insufficienti per affrontare i mercati internazionali in senso generalizzato...ma più che titolate per soddisfare le esigenze di una nicchia di consumatori che già oggi allunga il collo oltre i luccichii della fortuna di certi vini, per vedere se la Valpolicella può offrire qualcos'altro, a parte un mare di Ripasso, e di sue varianti più o meno stucchevoli e banali.
Perciò, nei mesi scorsi abbiamo assaggiato, incontrato e selezionato otto cantine della Valpolicella Classica e della Valpolicella Doc, i vini delle quali ci piacciono molto (e soprattutto rispondono alle caratteristiche di cui sopra) e le abbiamo coinvolte in questa avventura che porterà i loro brand e i loro vini davanti ad una platea di potenziali consumatori.
Come detto prima, la "Rare and Unusual Masterclass: Amarone" sarà aperta anche ai non-partecipanti alla conference, ma i posti sono limitati: pertanto, se qualcuno è interessato a essere presente consiglio di tenere d'occhio il sito dell'evento, e di prenotare il biglietto non appena scatteranno le prevendite.
Queste le cantine che presenteremo in Svizzera:
Nei prossimi mesi, e fino a ottobre, sul sito di Terroir Amarone presenteremo il profilo di ciascuna di loro.