Oggi cediamo lo spazio ad un ricercatore italiano che opera negli States: Marco Li Calzi, Research Assistant Professor & Enology Program Leader all'Università del Missouri. Gli abbiamo chiesto un breve intervento su un argomento di grande attualità, di qua e di la' dell'oceano, e sul quale spesso non si hanno le idee chiare: la sostenibilità in enologia.
"Il termine sostenibilità e’ un concetto “trendy” che assume diverse sfaccettature a seconda dell’ambito in cui viene utilizzato.
Questo concetto applicato all’enologia descrive la caratteristica di un processo (la vinificazione) che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente (in una situazione ideale) e con un basso impatto per l’ambiente. Mi riferisco principalmente alle necessità energetiche quali: utilizzo dell'energia solare, celle ad idrogeno (una realtà già disponibile!), ma anche semplicemente al concetto di cantina di tipo “gravity flow”, che permette di minimizzare l’utilizzo delle pompe.
Sostenibilità in enologia include ovviamente anche il concetto, non secondario, piu’ popolarmente conosciuto di riduzione dell’impatto ambientale: riduzione del biossido di carbonio, riduzione/ottimizzazione di utilizzo di sostanze chimiche, trattamento appropriato delle acque reflue, minimizzazione dell’utilizzo di acqua etc.
Il modello al quale aspirare é la cantina della storica University of California Davis, università presso la quale ho avuto l’opportunitá di lavorare in qualità di ricercatore per quasi tre anni, prima di assumere le funzioni di professore e leader del programma di enologia presso l’Università del Missouri.
Questa è infatti l’unica cantina al mondo ad avere ottenuto, nel dicembre 2010, la certificazione LEED PLATINUM per la sua “eccellenza ambientale”.
Gli incentivi per implementare l’utilizzo di energie alternative a petrolio, carbone e gas naturale dipendono da decisioni governative. Fortunatamente l’Europa é sotto questo aspetto sorprendentemente (o forse no!) avanti agli USA".
Marco Li Calzi, PhD